18 Gennaio 2021
Alexey Navalny è rientrato ieri in Russia. Gli agenti del nucleo operativo del Servizio Penitenziario Federale lo hanno preso in consegna al varco passaporti dello scalo di Sheremetyevo. "Questa è casa mia, sono felice di essere qui", aveva detto poco prima del fermo. "Io non ho paura e non dovete averne nemmeno voi". L'udienza del processo che deve convalidarne il fermo sta avvenendo direttamente all'interno della stazione di polizia dove è stato portato ieri. È quanto sostiene il rivale numero uno di Putin in un video diffuso in internet.
"Non capisco quello che sta succedendo - sostiene Navalny - un minuto fa mi hanno portato fuori dalla mia cella, per incontrarmi con i miei avvocati, sono venuto qui e qui sta avendo luogo un processo del tribunale di Khimki". "Perché sta avendo luogo all'interno di una stazione di polizia non lo capisco - ha continuato l'uomo - quello che succede qui è inaudito, la più alta forma di illegalità, non posso definirla in altro modo". "Non accettano di accreditare giornalisti, il che evidenzia uno strano pregiudizio, ovviamente io sono per la trasparenza totale del processo, affinché tutti i media possano osservare questa stupefacente assurdità, che sta avendo luogo qui, e voglio che lascino passare tutti, non solo Lifenews e il servizio stampa della polizia, ma anche i giornalisti veri che al momento se ne stanno al freddo presso il cancello e non vengono fatti entrare", aggiunge Navalny nel video. "Scusatemi, ma non potete fare finta che questo non stia avvenendo, come se... ah beh, sì, loro stanno lì ma io non so che loro stanno lì, per questo dichiaro che loro stanno lì e richiedono l'accreditamento, che è un loro diritto, e io richiedo la stessa cosa insieme a loro", aggiunge. L'avvocato Olga Mikhalova, che ha aggiunto che lei è stata informata solo pochi minuti prima dell'inizio dell'udienza.
La polizia ha detto che l'udienza sulla convalida dell'arresto si sta svolgendo nella stazione di polizia perché Navalny, che è tornato dalla Germania, non ha i risultati aggiornati del test del coronavirus. I giornalisti non sono stati ammessi nella sala per motivi di sicurezza sanitaria. Lo riporta la testata Mediazona.
Per Mosca, la reazione "entusiasta" dei Paesi occidentali al ritorno di Alexey Navalny in Russia è dovuta alla volontà di distogliere l'attenzione della "profonda crisi" in cui versa "il modello di sviluppo liberale". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov nel corso della sua conferenza stampa d'inizio anno.
L'Alto commissariato Onu per i diritti umani ha chiesto il rilascio immediato dell'oppositore. "Siamo profondamente turbati dall'arresto di Navalny e chiediamo il suo rilascio immediato e il rispetto dei suoi diritti in linea con lo stato di diritto. Ribadiamo la nostra richiesta di un'indagine approfondita e imparziale sul suo avvelenamento", afferma un tweet dell'Ufficio dell'Alto commissariato Onu per i diritti umani. Appelli per la sua liberazione anche dall'Unione europea e dagli Stati Uniti. La Germania chiede a Mosca "il rilascio immediato" dell'oppositore. Il suo arresto, ha detto il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas, "è totalmente incomprensibile".
Il presidente del Consiglio dell' Unione europea, Charles Michel, ha definito "inaccettabile" l'arresto chiedendone l'immediato rilasciato., mentre la Lituania ha già avanzato la proposta di nuove sanzioni europee contro Mosca. "L'arresto di Navalny al suo arrivo in Russia è un fatto molto grave, che ci preoccupa. Ne chiediamo l'immediato rilascio. E ci aspettiamo che siano rispettati i suoi diritti". Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "Inaccettabile l'arresto di Navalny al suo rientro in Russia. I diritti fondamentali non sono negoziabili, il loro rispetto precede qualsiasi forma di cooperazione e va preteso dall'Italia e dall'Europa tutta: davanti a episodi come questo si misura il senso della nostra Unione". Lo scrive su twitter il presidente della Camera Roberto Fico. Anche gli Usa condannano con fermezza l'arresto di Navalny. Lo afferma il segretario di stato americano Mike Pompeo, esprimendo "grande preoccupazione" per l'ennesimo tentativo di far tacere una voce dell'opposizione e indipendente. Il presidente eletto Joe Biden, per bocca del suo consigliere per la sicurezza nazionale, chiede la scarcerazione immediata del dissidente.
La discussione sulla risposta europea all'arresto di Alexei Navalny è in corso. Lo ha detto il portavoce del Servizio europeo per l'azione esterna (Seae), Peter Stano, a chi chiede se siano in preparazione nuove sanzioni contro Mosca. Il portavoce ha ricordato la "forte condanna europea", e la "richiesta di rilascio immediato" dell'oppositore, oltre che di "giornalisti e persone arrivate all'aeroporto per mostrare sostegno".
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