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Mercati e Finanza: tutti in attesa del Grande Crollo. Ma pochi stanno attrezzandosi davvero

Profezia che si autoavvera o il tanto celebrato "effetto farfalla"? Quando il denaro è ideologia

22 Marzo 2025

Mercati e Finanza: tutti in attesa del Grande Crollo. Ma pochi stanno attrezzandosi davvero

Warren Buffet uno dei più ricchi e potenti investitori mondiali che annunzia l'imminente crollo del 50% dei mercati azionari mondiali e vende metà del suo patrimonio tenendolo liquido; la "fabbrica degli annunci di Trump" con il terrorismo psicologico dei dazi che destabilizzano il commercio mondiale; l'apertura in Europa della voragine del debito pubblico per rilanciare l'economia con la produzione di armi; il moltiplicarsi dell'uniformazione con il trade di massa tramite l'utilizzo sempre dei medesimi indici e dei medesimi logaritmi; la vendita di prodotti finanziari costruiti a "matrjoska" aumentando il "castello di carte" dell'instabilità e della volatilità: insomma ci sono molti fattori rilevanti che rendono il gigante del sistema finanziario-bancario sempre più fragile, instabile e imprevedibile. Le regole del Mercato sono sempre più nascoste, criptiche, elitarie e sconosciute: ci sono aziende con grandi guadagni e ricchi contratti la cui azioni si manifestano basse o statiche e viceversa grandi impennate azionarie che si rivelano fuochi di paglia. Le grandi banche europee sono tutte interconnesse tra di loro e partecipate da due-tre fra le cinque più ricche banche mondiali ma questa rete rischi di permettere "effetti domino/farfalla" dovuti dall'eccesso di sensibilità emotiva dei mercati finanziari. A tutto ciò va aggiunta la mancanza di prospettiva dinamica dell'area europea: il denaro si muove meno, più lentamente e aumenta la conflittualità fra banche. Non pochi stanno imitando Buffet, anche piccoli risparmiatori seppur ignorano le ragioni profonde dei suoi inquietanti annunci e dei suoi strani comportamenti. L'area europea è in piena crisi di fiducia e questa incertezza sposa gli investitori medi su prodotti meno rischiosi come obbligazioni con bassi rendimenti, titoli del debito pubblico o indici connessi con le materie prime e le energie in quanto solo questo trend appare in parte prevedibile e in costante ascesa date le tensioni internazionali e la guerra di tutti contro tutti per accaparrarsi le risorse basiche nel mondo. Si sta generando quindi una vischiosità centripeta nel sistema. Cresce la prudenza e il "serrare i ranghi" ma questo rallentamento si scontra con uno dei dogmi dell'attuale ideologia monetarista prevalente che vede il denaro quale una continua scommessa sempre più audace e sempre più veloce. Chi si schianterà per prima in questa Formula 1? Le uniche novità che stanno emergendo rispondono tutte ad una medesima domanda: è possibile rendersi più indipendenti dalle Borse e dalle Banche? Fondi Sovrani, Swap, Bitcoin, Stablecoin (dopo il Genius Act dagli Usa), moneta digitale connessa con riserve reali o più stabile in associazione con indici del mercato dell'oro, proposte di moneta fiscale, lanci di titoli del debito pubblico sempre più attrattivi, depositi in liquidità che iniziano a offrirsi remunerativi, il boom delle assicurazioni bancarie: si tratti tutti di indici di tentativi di rispondere ai vizi strutturali del sistema bancario e finanziario: insicurezza, deficit di fiducia, eccessiva conflittualità. Abbiamo di fronte a noi un pericoloso e irrazionale paradosso: la gestione del mondo oggi si fonda sull'idolo del denaro e l'ideologia monetarista con i suoi dogmi (denaro infinito, a debito e sostanzialmente bancario-privato) domina le menti come il dopping fa con il corpo eppure manca sempre la liquidità. Giuseppe Cossiga, già sottosegretario alla Difesa, in un'intervista dice che la UE non ha proprie risorse (e l'euro allora non vale nulla?). Insomma: manca una visione d'insieme strategica in quanto l'ideologia monetarista è un fanatismo particolaristico del: "prendi il tuo guadagno e scappa"! E' proprio l'assolutismo monista di questa monetarismo globalista che sta rendendo se stesso come sistema sempre più fragile, instabile e autoreferenziale. La scissione fra Finanza, mondi del denaro e delle banche ed economia reale (produttiva e commerciale) rischia di farsi cronica e irreparabile. Se i due mondi non si parlano e non trovano un nuovo equilibrio vantaggioso per entrambi il castello di carte del "denaro inventato per creare altro denaro" rischia di vacillare. O si torna ad un plurimonetarismo occidentale e internazionale (un multipolarismo monetario) oppure la società oggi è troppo complessa, veloce e conflittuale perchè il dollaro possa resistere a lungo quale "moneta delle monete". Le masse (e quel che resta della classe media italiana) hanno bisogno di soddisfare la loro profonda esigenza di sicurezza. Perchè non monetizzare questo bisogno psico-sociale? Perchè la più prestigiosa banca italiana (Mediobanca) non crea un nuovo prodotto per il lungo periodo rassicurante e meno rischioso di tutti? Sarebbe un grande successo e aiuterebbe a stabilizzare i Mercati. Speriamo che il Tempio dell'egoismo sia così intelligentemente egoista da salvare se stesso (e noi tutti) dal crollo! Se si torna visionari e creativi ci sono ancora spazi di crescita evitando i rischi suicidi dell'ideologia della "distruzione creatrice".

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