Nuovo Presidente Confindustria, i discorsi al Consiglio Generale, Garrone 30 minuti con testo scritto "più strutturato", Orsini 25' a braccio e "più empatico"; Marcegaglia al GdI: "Entrambi con visione di unità" - RETROSCENA

Si è tenuta oggi in Confindustria la riunione del consiglio generale dove i due candidati rimasti in corsa per la presidenza hanno esposto il loro programma, Gozzi fuori dai giochi valuta ricorso, ma "nessun coinvolgimento della magistratura" - I retroscena del GdI

Ha avuto luogo oggi, giovedì 21 marzo 2024, la riunione del Consiglio Generale di Confindustria per la corsa alla Presidenza nel post Bonomi. Corsa a due per per il ruolo di Presidente, come anticipato dal Giornale d'Italia, Edoardo Garrone contro Emanuele Orsini. Entrambi si sono presentati per esporre i loro programmi in vista del voto di designazione del 4 aprile. La platea era gremita, con oltre 150 consiglieri su 182, ovvero oltre l'80% dei votanti, che nell’auditorium di viale dell'astronomia attendevano i due candidati. I presenti hanno potuto ascoltare i discorsi di entrambi i contendenti: Garrone ha portato avanti un discorso scritto per 30 minuti, il secondo ha parlato a braccio per 25 minuti.

Nuovo presidente Confindustria, la presentazione dei programmi di Garrone e Orsini al Consiglio generale

Entrambi i discori sono stati ritenuti solidi da molti dei presenti: "Entrambi hanno toccato i problemi principali del Paese, dell'industria, dell'economia", un altro ancora ha spiegato che "entrambi i programmi sono interessanti, due candidati di valore". Il discorso scritto di 30 minuti di Garrone è stato da molti considerato "un po' noioso ma più strutturato", quello di Orsini "25 minuti a braccio", valido ed empatico". Altri hanno ammesso che quest'ultimo ha "fatto un lavoro certosino partendo da molto lontano, mentre Garrone è partito recentemente e sta recuperando il vantaggio". "Due candidati estremamente validi, Orsini vulcanico".

Da quanto risulta a il Giornale d'Italia, Orsini è in vantaggio su Garrone, con un numero di voti Consiliari di poco superiore, anche se c'è da capire come cambieranno gli orientamenti di voto a valle dei discorsi di oggi, e come si distribuiranno quelli di Gozzi. "I voti di Gozzi in teoria sarebbero più vicini a Garrone, ma non è detto, non è automatico nè scontato". Tempo fino al 4 aprile per la votazione finale sul nuovo presidente di Confindustria.

Emma Marcegaglia, ex Presidente di Confindustria ha dichiarato a il Giornale d'Italia che "entrambi i candidati hanno dimostrato una visione di insieme e di unità che intendono portare avanti. Ciascuno dei due si è messo a servizio di Confindustria e dell'altro in caso di perdita".  

Gozzi escluso dai candidati: non verrà riammesso

Tra i due candidati comunque non ci sarà il terzo incomodo. Il presidente di Federacciai Antonio Gozzi presente in platea, è stato escluso dai candidati e non verrà riammesso perché non ha il quorum del 20% necessario per essere ammesso, con una % inferiore al 14%.

Gozzi sostiene di essere stato estromesso per una "scelta politica", spiegando di avere il 25% delle preferenze, ma da quanto risulta al Giornale d'Italia non si rivolgerà alla magistratura per far valere le sue ragioni.

I motivi della sua esclusione sono stati spiegati da Andrea Moltrasio, uno dei tre saggi della commissione di designazione: "I voti assembleari, riferiti al candidato, regolarmente esercitabili alla chiusura delle consultazioni erano pari al 13,36%. Inoltre nell’ipotesi, peraltro non percorribile, di accettare le richieste di acquisizione di delibere, non solo tardive ma anche formalmente non idonee, la percentuale in esame non si attestava oltre il 15,94%. Gli appoggi raccolti nelle audizioni da parte dei componenti del Consiglio generale erano significativamente distaccati dai livelli riportati dai due candidati ammessi e, ancor più in dettaglio, inferiori alla metà degli appoggi riferiti al candidato con maggiore consenso".