Il Meeting di Rimini torna in presenza: al via il calendario della 42esima edizione

All’apertura della manifestazione, il 20 agosto, parteciperà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tra i relatori premi Nobel, istituzioni, giornalisti ed esperti per una manifestazione sul tema “Il coraggio di dire «io»”

Il Meeting di Rimini, giunto quest’anno alla sua quarantaduesima edizione, si terrà di nuovo in presenza presso la Fiera di Rimini, dal 20 al 25 agosto. Con il titolo “Il coraggio di dire «io»”, citazione tratta da un testo del filosofo danese Kierkegaard, la manifestazione ricca di tavole rotonde, confronti e iniziative culturali verrà trasmessa anche in diretta su più canali digitali e in più lingue, proponendosi come momento di riflessione e di ripartenza globale nello scenario della faticosa uscita dalla pandemia.

Il Meeting di Rimini torna in presenza dal 20 al 25 agosto: al via il calendario della 42esima edizione

All’apertura della manifestazione, il 20 agosto, parteciperà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Oggi, durante la presentazione ufficiale del programma, all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, dopo i saluti introduttivi dell’Ambasciatore Pietro Sebastiani e del Presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, Bernhard Scholz, sono intervenuti: Maria Cristina Messa, Ministra per l’Università, Suor Alessandra Smerilli, Sotto-Segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e Marco Sesana, Country Manager & Ceo Generali Italia e Global Business Lines.

Scholz: “La ripresa è una grande occasione per riscoprire la forza della singola persona”

"Quest’anno avremo diversi ospiti importanti, all’inaugurazione parteciperà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, - anticipa a Il Giornale d’Italia Bernhard Scholz Presidente della Fondazione Meeting- ci sarà il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli, ci saranno molti ministri che interverranno su diversi temi, particolarmente importanti in questo momento di ripresa. Abbiamo scienziati accademici di tutto il mondo che discuteranno durante il meeting, insieme a tanti politici, sul tema della democrazia, della società civile, di una reimpostazione delle istituzioni anche a livello europeo”.

Il Presidente ha poi spiegato il significato del “coraggio di dire io” titolo del 42° Meeting per l’amicizia dei popoli: “Dire io vuol dire riscoprire in sé tutta la forza del desiderio di bene e di contribuire al bene di tutti. Questo vuol dire assunzione di responsabilità, trovare nuove soluzioni in situazioni anche complicate e sostenersi reciprocamente. La ripresa è una grande occasione per riscoprire tutta la forza che c’è nella singola persona, come abbiamo visto anche nella pandemia e al contempo abbiamo visto che tutte le persone che si sono assunte una responsabilità come insegnanti, medici, genitori o volontari, hanno creato un noi e questa è la grande scoperta che vogliamo condividere con tutti. Quando uno ha il coraggio di dire “io” crea un “noi”, rafforza al condivisione e il sostegno reciproco”.

Durante il meeting anticipa Scholz “Ci saranno diversi ministri con cui cercheremo di dialogare su tutti i temi importanti in questo momento per una ripresa anche a livello europeo. Ci saranno anche scienziati di tutto il mondo perché vogliamo approfondire le grandi domande della persona, dell’autocoscienza, della possibilità di ricreare in un modo consistente una società civile, perché io penso che questo sia il tema più importante, rafforzare i corpi intermedi partiti perché altrimenti abbiamo una dissociazione tra chi governa e tra chi vive la sua vita quotidiana. A questo ci si è più avvicinati negli ultimi tempi e di questo sono particolarmente contento”.


 
"Avere “il coraggio di dire io” significa un’assunzione di responsabilità, un impegno creativo e una cura del dialogo anche in momenti difficili e drammatici. Questo coraggio che rimane fedele al proprio desiderio di bene per sé e per tutti è il vero antidoto all’individualismo e al collettivismo. Si tratta di riscoprire il legame originale fra l’“io” e il “noi”", così Bernhard Scholz, Presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli che ha poi proseguito: "Spero che il Meeting possa contribuire a una ripresa che mette al centro il futuro delle giovani generazioni. Discuteremo da più angolazioni sul Recovery Fund, che non a caso si chiama più propriamente Next Generation EU, e soprattutto proporremo vari incontri incentrati sull’educazione, la formazione e il mondo del lavoro".

Sesana (Generali Italia): "Ci vuole coraggio collettivo"

Marco Sesana, Amministratore Delegato di Generali Italia a Il Giornale d’Italia: “Viviamo in un mondo di grandi cambiamenti dove tutti dobbiamo dare e fare qualcosa in più. Ci vuole coraggio, il coraggio del singolo e insieme collettivo. Dobbiamo investire per uscire più forti da questi mesi difficili. 

C’è grande voglia di ripartire, c’è grande dinamicità in particolare per la pmi. Dobbiamo noi dare i giusti spunti che credo siano, ad oggi, quello della sostenibilità e della digitalizzazione, necessari a proiettarci nel futuro aziendale. Ci sono molti settori infatti in cui si può investire per creare profitto e valore. Auspico un grande monitoraggio per assicurarsi che i fondi del PNRR siano investiti nel modo giusto e che le aziende facciano un salto di qualità. Generali ha grande risorse per investire nelle infrastrutture, in digitalizzazione e prestare il proprio sostegno alle aziende per ricostruire fiducia e futuro”.

Suor Alessandra Smerilli: “Non dobbiamo sprecare questo momento per metterci in gioco”

“Questo è un momento in cui se le imprese, lo Stato, le organizzazioni, la Chiesa non si mettono insieme, sarà difficile far ripartire tutto. Il problema è anche “ripartire come”, - afferma a Il Giornale d’Italia Suor Alessandra Smerilli, Sotto-Segretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale- sappiamo che il Covid non ha azzerato i problemi climatici, ma anche i problemi sociali che erano precedenti, anzi li ha acuiti e quindi è importantissima la direzione di questa ripresa. Io credo che sia uno di quei momenti in cui possiamo fare la storia, noi potremmo essere ricordati come coloro che non hanno saputo cogliere l’occasione che il Covid ci ha posto davanti, oppure come la generazione e le persone che hanno colto questo momento e si sono messi in gioco, con responsabilità personale, di gruppo, come Stato, come imprese, tutti insieme per una svolta, come dice Papa Francesco che «c’è un dramma più grande della crisi che stiamo vivendo ed è il dramma di sprecarlo». Spero che saremo ricordati come coloro che hanno saputo non sprecare questo momento”. 

“Credo che per poter essere quel noi che in questo momento può produrre cambiamento, abbiamo bisogno ciascuno di dire “io” per la sua parte, di prendersi una responsabilità personale. Gli imprenditori nei confronti dei lavoratori ma anche con tutte le azioni che portino le imprese ad essere rispettose del nostro pianeta, ma anche i lavoratori rimettendosi in gioco, riqualificando, disponibili a riqualificarsi al cambiamento. La Chiesa, ciascuno di noi, il Governo, lo Stato, le organizzazioni internazionali, l’Europa, ognuno ha bisogno di dire io perché si va verso questo noi e come dice Papa Francesco «questo noi sempre più grande» che possa creare questo momento di svolta”.

Interrogata da Il Giornale d’Italia sul dibattito sull’approvazione del Ddl Zan Suor Alessandra Smerilli risponde: “Credo che anche su questo stiamo vivendo un momento favorevole in cui forse abbiamo bisogno ancora un po’ di dialogo, di dialogare, capire le rispettive posizioni e di poter fare qualcosa che sia veramente per tutti.”

Per suor Alessandra Smerilli "Papa Francesco ci indica due verbi che dovrebbero guidare il corretto rapporto con la terra e con i fratelli e le sorelle: coltivare e custodire. La terra è affidata alla nostra custodia, una custodia che deve essere creativa e richiede anche la trasformazione, cioè la coltivazione perché essa possa darci i suoi frutti. Allo stesso modo, anche le relazioni con gli altri necessitano di essere “custodite e coltivate”. Se applichiamo questi principi all’economia, ci rendiamo conto, innanzitutto, che dobbiamo passare da una logica di massimizzazione a una logica di equilibrio, da una logica di breve periodo ad una di mediolungo periodo. E comprendiamo che, affinché l’economia sia rispettosa delle persone, delle relazioni e della terra, tutti gli attori del sistema devono fare la propria parte".

Forlani: “Ciascuno gioca la propria responsabilità nel dialogo con l’altro, un’occasione per crescere”

“Da questo Meeting dobbiamo aspettarci la possibilità di intercettare persone, testimonianze, storie, imprenditori e tanti altri che hanno avuto in questo periodo il coraggio di dire io – spiega a Il Giornale d’Italia Emmanuele Forlani, Direttore Meeting Rimini- e scoprire come questo coraggio di fatto non sia il frutto di una forza muscolare di qualcuno, ma sia il fatto che ciascuno gioca la propria responsabilità in qualche modo tenendosi aperto ad un dialogo perché l’altro non è un nemico, è un’occasione per crescere e quindi anche esercitando una capacità creativa di cui, grazie a Dio, il nostro Paese, l’Europa e il mondo intero sono piena.”

E sulla ricostruzione dell’identità italiana post Covid, Forlani conclude così: “La sfida più interessante sarà quella di ripartire dai punti più solidi che abbiamo, la capacità di sapere rialzarci, di costruire e soprattutto quella di intercettare punti veri di speranza, che non solo “andrà tutto bene”, perché ha mostrato i suoi limiti, ma il fatto soprattutto di ripartire da uno sguardo, una posizione davanti alla realtà capace di costruire anche con le macerie.”

"Abbiamo elaborato un sistema di gestione semplice e insieme molto preciso e accurato», spiega il direttore del Meeting, Emmanuele Forlani, «per consentire una partecipazione in presenza, spontanea e numerosa, come nella migliore delle tradizioni del Meeting, ma che nello stesso tempo garantirà un elevato standard di sicurezza. Credo che questo modello potrà offrire spunti anche per altre future manifestazioni".

"In un futuro dove l’incertezza e l’imprevedibilità saranno sempre più spesso nostre compagne di strada», ha dichiarato la Ministra per l’Università, Maria Cristina Messa, «il ruolo dell’Università diventa ancora più fondamentale nell’accompagnare i giovani a imparare un metodo che consenta loro di rimanere solidi e trovare soluzioni anche in situazioni complesse come quella che stiamo ancora attraversando. Se l’Università deve accompagnare i giovani, noi abbiamo oggi il compito di migliorare il campo e le regole a disposizione: gli investimenti previsti dal PNRR sono consistenti e dobbiamo usarli bene, ma per cambiare passo ancora più importante sarà concludere il prima possibile i percorsi di riforma che, insieme al Parlamento, abbiamo messo in moto".

"Il Meeting di Rimini, proprio per la sua storica apertura al dialogo, all’incontro e al confronto nazionale ed appunto internazionale, diventa ancor più centrale», ha esordito l’Ambasciatore Pietro Sebastiani, «e ci stupisce sempre per come sente propria la responsabilità di instaurare un dialogo soprattutto nella ricostruzione che ci attende: osare, rischiare, avere coraggio di fare, andare avanti, esporsi sapendoci assumere appieno tutte le nostre responsabilità con il contributo di ciascuno al bene comune». «In questo nuovo contesto stiamo sperimentando cambiamenti che non hanno precedenti», ha dichiarato Marco Sesana, «e che rendono necessaria una visione di sviluppo attraverso due direttrici: sostenibilità e digitalizzazione. Per Generali sostenibilità è una scelta intenzionale: significa progettare, sviluppare e misurare il proprio business in relazione alle grandi sfide per essere un’azienda trasformativa, generativa e a impatto sulla società e sul pianeta. La sostenibilità si inserisce anche nelle partite strategiche dei prossimi anni che determineranno la capacità di imprese e Stati di innovare. Una sfida che dobbiamo cogliere, istituzioni e imprese, per essere motori di cambiamento e di sviluppo sostenibile per la comunità e il Paese".

 

A partire da martedì 13 luglio, sul sito internet www.meetingrimini.org sarà pubblicato il programma degli incontri, delle mostre e degli spettacoli della 42ma edizione. Da giovedì 15 luglio, inoltre, si potranno scaricare da Play Store e Apple Store le versioni Android e iOS dell’app del Meeting, completamente rinnovata. Un’applicazione che sarà fondamentale per partecipare all’evento, perché permetterà di entrare fisicamente in Fiera dal 20 al 25 agosto, prenotare la partecipazione ai convegni e la visita alle mostre, leggere le news e accedere a contenuti aggiuntivi. Sempre nell’app andranno inseriti i dati del Green Pass, o equivalenti, così da garantire il rispetto delle normative per la protezione dal Covid-19.