Aurora Livoli, le ultime ore della 19enne morta a Milano: la camminata di notte in via Paruta, l'uomo che la inseguiva e il decesso

Aurora Livoli, 19 anni, trovata morta in un cortile a Milano dopo 56 giorni di assenza. Le telecamere mostrano un ragazzo con lei: indagini vicine a una svolta

È giallo sulle ultime ore di vita di Aurora Livoli, la 19enne romana trovata morta nel cortile di una palazzina in via Paruta a Milano. Gli inquirenti stanno cercando di risalire all'identità dell'assassino servendosi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza dell'aerea. Nei frame già analizzati, si vede la ragazza camminare da sola, di notte, nella via del palazzo, seguita da un'uomo. I due sono entrati dal portone della palazzina e poi, dopo diverso tempo, è ricomparso lui: di Aurora nessuna traccia.

Aurora Livoli, le ultime ore della 19enne morta a Milano: la camminata di notte in via Paruta, l'uomo che la inseguiva e il decesso

È ancora avvolta da molti interrogativi la morte di Aurora Livoli, la ragazza di 19 anni trovata senza vita all’alba di lunedì nel cortile di una palazzina di via privata Paruta, nella zona nord-est di Milano. La giovane, nata a Roma e residente a Monte San Biagio, in provincia di Latina, era fuori casa dal 4 novembre. Da allora, per 56 giorni, la famiglia aveva perso quasi completamente i contatti con lei.

L’ultimo messaggio ai genitori risale al 26 novembre. Poi il silenzio. Il 10 dicembre i familiari avevano denunciato la scomparsa ai carabinieri di Fondi, manifestando timori per le frequentazioni della ragazza e ipotizzando che potesse trovarsi a Milano. Un sospetto che si è trasformato in drammatica certezza quando, nelle ultime ore, i genitori hanno riconosciuto Aurora nelle immagini delle telecamere di sorveglianza diffuse dagli investigatori.

I frame mostrano la 19enne camminare in piena notte lungo via Paruta, seguita da un giovane molto più alto di lei, magro, con capelli ricci e un giubbotto scuro. Le immagini suggeriscono che sia Aurora a guidarlo verso il cortile dove, poco dopo, i due scompaiono dalla visuale. Il ragazzo, però, viene ripreso mentre esce da solo diverso tempo dopo.

Il corpo della giovane è stato trovato seminudo, privo di biancheria intima e calze, con alcuni indumenti accanto. Sul collo e sul volto erano presenti ecchimosi compatibili con una possibile aggressione, forse segni di strangolamento. Gli inquirenti non escludono che la morte possa essere avvenuta all’interno di un appartamento e che il corpo sia stato successivamente abbandonato nel cortile.

L’autopsia, inizialmente prevista per il 31 dicembre, è stata rinviata al 2 gennaio per consentire alla famiglia di nominare consulenti di parte. Saranno fondamentali anche gli accertamenti per verificare un’eventuale violenza sessuale.

Nel frattempo, il pm Antonio Pansa e i carabinieri della compagnia Porta Monforte stanno analizzando i tabulati telefonici e ascoltando numerosi testimoni. Aurora aveva già frequentato Milano in passato, dove avrebbe avuto contatti con ambienti di disagio giovanile. L’identificazione del ragazzo ripreso con lei potrebbe rappresentare la svolta decisiva in un caso che scuote profondamente la città.