Addio a Rodolfo Ronconi, morto a 77 anni l’ex prefetto di Roma quando scomparve Adinolfi nel 1994, nel ’93 l’onorificenza di Commendatore
Nei giorni in cui si scava nella Casa del jazz, dove si cercano i resti di Paolo Adinolfi, è morto Rodolfo Ronconi, capo della Squadra Mobile di Roma nel 1994, quando il giudice scomparve nel nulla, e titolare delle indagini scattate immediatamente dopo la denuncia di scomparsa presentata dai familiari del magistrato
È morto a 77 anni Rodolfo Ronconi, l’ex prefetto di Roma che guidò la Squadra Mobile nel 1994, l’anno della scomparsa del giudice Paolo Adinolfi. Figura di primo piano in quella stagione investigativa, Ronconi era stato insignito nel 1993 dell’onorificenza di Commendatore al merito della Repubblica italiana. La sua scomparsa arriva mentre la vicenda Adinolfi torna di attualità, con la ripresa degli scavi nella casa del Jazz.
Addio a Rodolfo Ronconi, morto a 77 anni l’ex prefetto di Roma quando scomparve Adinolfi nel 1994, nel ’93 l’onorificenza di Commendatore
Nei giorni in cui si scava nella Casa del jazz, dove si cercano i resti di Paolo Adinolfi, è morto Rodolfo Ronconi, capo della Squadra Mobile di Roma nel 1994, quando il giudice scomparve nel nulla, e titolare delle indagini scattate immediatamente dopo la denuncia di scomparsa presentata dai familiari del magistrato. Il prefetto – morto a Roma a 77 anni – già insignito nel 1993 dell'onorificenza di Commendatore al merito della Repubblica italiana, ha ricoperto tra gli altri l'incarico di direttore centrale Servizi Antidroga e, ancor prima, di direttore del servizio per la cooperazione internazionale di Polizia. Ha concluso la sua carriera come direttore centrale dell'Immigrazione e della Polizia di Frontiera, nel 2013.
Una vita professionale spesa nelle articolazioni più delicate dell’apparato di sicurezza dello Stato, in anni segnati da grandi trasformazioni sociali e da complesse sfide investigative. Ronconi, conosciuto per il suo equilibrio e il suo rigore operativo, ha operato in contesti dove la collaborazione internazionale, il contrasto al traffico di stupefacenti e la gestione delle frontiere richiedevano una visione ampia e una guida solida. Il suo percorso nella Polizia di Stato è ricordato da colleghi e collaboratori come esempio di dedizione assoluta alle istituzioni.
I funerali si sono tenuti il 21 novembre, alle 16.30, nella chiesa romana di Santa Maria Immacolata all'Esquilino, dove familiari, rappresentanti delle forze dell’ordine e autorità hanno voluto rendergli omaggio.
“La scomparsa del prefetto Rodolfo Ronconi addolora tutta l’Amministrazione dell’Interno - ha dichiarato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi - . Lo ricordo per il suo impegno costante, per la competenza e per il senso dello Stato che hanno segnato ogni fase della sua carriera. Ha guidato strutture cruciali della nostra amministrazione e ha servito il Paese con rigore. Mi unisco al dolore della famiglia e di chi ha lavorato con lui. La sua testimonianza professionale e umana resta un riferimento per tutti".