Omicidio Pamela Genini, autopsia: "Uccisa con oltre 30 coltellate"; gip: "Gianluca Soncin potrebbe colpire madre ed ex della vittima"

Per il giudice Soncin sarebbe “incapace di controllare i propri impulsi”, una condizione che “appare allarmante e dimostrativa di una certa spinta antisociale"; per questo è stata confermata la custodia cautelare a San Vittore

Pamela Genini è stata colpita da Gianluca Soncin con oltre trenta coltellate, di cui almeno tre risultate letali nella zona del torace: è quanto emerge dai primi risultati dell’autopsia eseguita oggi a Milano. Il numero dei fendenti è quindi più alto rispetto ai 24 inizialmente ipotizzati dai primi accertamenti medico-legali. Ulteriori approfondimenti saranno necessari per verificare se anche le ferite nella zona del collo possano essere considerate mortali.

Omicidio Pamela Genini, autopsia: "Uccisa con oltre 30 coltellate"; gip: "Gianluca Soncin potrebbe colpire madre ed ex della vittima"

Intanto proseguono le indagini per ricostruire la sequenza delle violenze precedenti subite da Pamela, con una riunione operativa prevista per lunedì tra inquirenti e investigatori, utile a predisporre le numerose acquisizioni previste. L’inchiesta, coordinata dalla pm Alessia Menegazzo con la procuratrice aggiunta Letizia Mannella, punta a riscontrare le dichiarazioni dell’ex fidanzato della vittima – poi divenuto amico – che la sera dell’omicidio ha dato l’allarme, trovandosi al telefono con lei nei minuti in cui veniva aggredita.

Oltre all’analisi dei tabulati telefonici, la Procura raccoglierà anche la documentazione relativa a una lite avvenuta a settembre 2024 nell’abitazione di Soncin a Cervia, che aveva spinto Pamela a rifugiarsi dai genitori a Bergamo e a recarsi all’ospedale di Seriate per curare un dito rotto. I carabinieri redassero un rapporto, trasmesso ai colleghi di Cervia, ma Pamela non sportò denuncia. I pm vogliono chiarire ogni episodio di violenza e minaccia: dalla pistola puntata contro il ventre, al tentativo di accoltellamento, fino all’aggressione durante una vacanza all’Isola d’Elba.

Verrà approfondito anche il passato di Soncin, 52 anni, già arrestato e denunciato per maltrattamenti dalla ex moglie (che sarà ascoltata). I suoi dispositivi elettronici, sequestrati, saranno analizzati con accertamenti irripetibili. Nel provvedimento di convalida del fermo e della custodia cautelare in carcere, il gip di Milano Tommaso Perna scrive che Gianluca Soncin potrebbe tornare a uccidere. Ha minacciato di morte anche la madre della vittima, non potendosi allo stato escludere che egli porti a compimento anche tale gesto, preannunciato più volte. Parimenti degno di nota è il pericolo che l’indagato, nella sua follia omicidiaria, possa prendere di mira” anche l’ex fidanzato della vittima, “il quale ha contribuito in misura significativa alla ricostruzione del contesto di riferimento”.

Per il giudice Soncin sarebbe “incapace di controllare i propri impulsi”, una condizione che “appare allarmante e dimostrativa di una certa spinta antisociale”. Il suo comportamento “mostra una scarsa considerazione rispetto alle regole di convivenza” ed è “elevato il pericolo che tale propensione a delinquere possa trovare ulteriore sfogo in altri fatti illeciti dello stesso tipo o di maggiore gravità di quelli contestati”. Intanto la madre di Pamela ha affidato alle cronache parole cariche di dolore e rabbia: “Soncin mi ha ingannato. Al telefono sembrava gentile, ma era Satana”.