Beatrice Venezi, anche violinista Uto Ughi contro nomina: “Non ha né curriculum né statura giusta”, Colabianchi: “Criticata perché donna”
La nomina di Venezi, voluta dal sovrintendente Nicola Colabianchi e dal sindaco Luigi Brugnaro, è stata accolta con scetticismo da parte dei musicisti, che contestano la giovane età e la limitata esperienza della direttrice
Beatrice Venezi continua a far discutere dopo la sua nomina a direttore musicale del Teatro La Fenice di Venezia. Anche il grande violinista Uto Ughi interviene nella polemica e attacca la scelta: “Non c’entrano né il sessismo né la politica: è questione di curriculum e talento. Lei non ha la statura per quel ruolo”. Dall’altra parte, il sovrintendente Nicola Colabianchi difende la direttrice: “Criticata perché donna”.
Beatrice Venezi, anche violinista Uto Ughi contro nomina: “Non ha né curriculum né statura giusta”, Colabianchi: “Criticata perché donna”
Il maestro Uto Ughi, 81 anni, ha spiegato il proprio punto di vista sottolineando che “nella musica classica non esiste uomo, donna, giovane o meno giovane: esistono solo talento e curriculum”. Secondo il violinista, la nomina di Venezi non sarebbe una questione di genere, ma di merito: “Ci sono tanti giovani di talento che non sono mai invitati a fare concerti perché non sono appoggiati da nessuno: devono espatriare per avere sbocchi di lavoro e costruirsi un curriculum. Se davanti gli si mette un direttore che al momento non ha la statura per farlo, è normale che si facciano sentire”.
Le parole di Ughi arrivano dopo settimane di tensione tra orchestrali e direzione del teatro, con accuse e difese che si susseguono senza sosta. La nomina di Venezi, voluta dal sovrintendente Nicola Colabianchi e dal sindaco Luigi Brugnaro, è stata accolta con scetticismo da parte dei musicisti, che contestano la giovane età e la limitata esperienza della direttrice.
“Molte altre direttrici sono venute prima di Beatrice Venezi, ma non hanno sollevato alcuna polemica – prosegue Ughi – Nella musica classica non esiste uomo, donna, giovane, meno giovane. Esistono solo talento e curriculum”.
Dal canto suo, Colabianchi ha difeso la scelta attribuendo le critiche a motivazioni estranee al merito artistico: “Credo che sulle critiche pesino componenti extra musicali: le sue idee politiche, il fatto che è donna, secondo me c'è un certo sessismo”.