Papa Leone XIV limita poteri dello Ior, tolta alla banca vaticana l’esclusiva per gli investimenti tramite provvedimento di “Motu proprio”
Il provvedimento, che segna una svolta significativa nella gestione economico-finanziaria della Santa Sede, va a modificare in parte la riforma finanziaria voluta da Papa Francesco, ridisegnando i confini di competenza tra Ior e Apsa
Con un provvedimento di Motu proprio, Papa Leone XIV ha deciso di limitare i poteri dello Ior togliendo alla banca vaticana l’esclusiva per gli investimenti della Santa Sede e dando più spazio ad Apsa, l’Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica. La Lettera apostolica del Pontefice "Coniuncta cura", firmata il 29 settembre scorso e pubblicata oggi 6 ottobre, infatti, ridefinisce l’attività di investimento del Vaticano facendo chiarezza su quali istituzioni della Curia devono occuparsi di queste attività.
Papa Leone XIV limita poteri dello Ior, tolta alla banca vaticana l’esclusiva per gli investimenti tramite provvedimento di “Motu proprio”
Il provvedimento, che segna una svolta significativa nella gestione economico-finanziaria della Santa Sede, va a modificare in parte la riforma finanziaria voluta da Papa Francesco, ridisegnando i confini di competenza tra Ior e Apsa. Una decisione che, come ha spiegato il cardinale Robert Prevost, è stata presa nel segno della continuità con il precedente pontificato, “ribadendo un principio chiave voluto dal predecessore e stabilito nella Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium”, ovvero quello della “responsabilità condivisa”.
Nel concreto, il nuovo Motu proprio abroga una serie di leggi e rescritti che attribuivano all’Istituto per le Opere di Religione la competenza esclusiva sulla gestione patrimoniale del Vaticano. Da oggi, la responsabilità per gli investimenti finanziari della Santa Sede sarà condivisa tra Ior e Apsa, quest’ultima definita come l’organismo economico della Curia romana incaricato dell’amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica.
Nel dettaglio, la Lettera apostolica cancella il Rescritto del 23 agosto 2022, con cui Papa Francesco aveva conferito allo Ior l’esclusiva sulla gestione degli investimenti, e stabilisce che l’Apsa faccia uso della struttura tecnica e finanziaria della banca vaticana, “a meno che il Comitato per gli Investimenti non ritenga più efficiente o conveniente il ricorso a intermediari finanziari stabiliti in altri Stati”.
Nella sua Lettera, Papa Leone XIV motiva la decisione spiegando che il provvedimento serve a consolidare “le disposizioni succedutesi nel tempo” e a definire “i ruoli e le competenze di ciascuna Istituzione, rendendo possibile la convergenza di tutti in una dinamica di mutua collaborazione”. Per questo motivo, viene abrogato “il Rescriptum ex Audientia SS.mi del 23 agosto 2022 firmato da Papa Francesco”, mentre “le attività di investimento finanziario della Santa Sede, che sono dedicate all’uso proprio e realizzate in conformità con l’art. 219 della Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium, devono essere conformi alle disposizioni stabilite dal Comitato per gli investimenti, nel rispetto della Politica di investimento approvata”.
Con questo intervento, Leone XIV mira a rafforzare la trasparenza e la collaborazione tra i dicasteri economici della Curia, in una logica di efficienza e responsabilità condivisa, ponendo le basi per una gestione unitaria ma più partecipata del patrimonio della Santa Sede.