Global Sumud Flotilla, Cgil annuncia sciopero generale: “Bloccheremo tutto se imbarcazioni verranno bloccate o attaccate da Israele"

La Cgil: “Sciopero generale se Israele attacca la Flotilla per Gaza”. Anche l’Usb pronta a bloccare il Paese. Landini: “Difendiamo pace e Costituzione”

La Cgil e i sindacati di base hanno già avverito il Paese, o meglio, il governo Meloni: "Se le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla verranno bloccate o attaccate da Israele, faremo uno sciopero generale in tutta Italia, bloccheremo tutto".

Global Sumud Flotilla, Cgil annuncia sciopero generale: “Bloccheremo tutto se imbarcazioni verranno bloccate o attaccate da Israele”

La Cgil è pronta a proclamare uno sciopero generale in caso di attacco, blocco o sequestro delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, missione umanitaria diretta a Gaza. La decisione è arrivata il 30 settembre dall’assemblea generale del sindacato, riunita a Roma, che ha approvato con ampia maggioranza la proposta avanzata dal segretario generale Maurizio Landini.

Nel documento approvato, la Cgil dà mandato alla segreteria di intervenire “in coordinamento con la Flotilla e con il movimento per Gaza” per proclamare una mobilitazione immediata in tutte le categorie lavorative qualora Israele colpisse le imbarcazioni o impedisse l’apertura di corridoi umanitari. “La nostra Costituzione – si legge – ci impone di difendere la pace, i diritti fondamentali e la solidarietà internazionale”.

Anche l’Usb (Unione sindacale di base) ha annunciato che, in caso di intervento dell’esercito israeliano, sarà pronta a lanciare uno sciopero generale senza rispettare i tempi di preavviso, richiamandosi alla normativa che lo consente per difesa dell’ordine costituzionale e in caso di gravi eventi lesivi della sicurezza collettiva. “Se torceranno anche un solo capello agli attivisti della Flotilla, bloccheremo nuovamente il Paese”, ha dichiarato la sigla, accusando il governo Meloni e il ministro Salvini di voler colpire chi sostiene la causa palestinese.

L’assemblea della Cgil ha inoltre ribadito la condanna delle politiche di guerra, del riarmo e delle alleanze militari che, a suo dire, “alimentano conflitti e genocidi come quello in corso a Gaza, responsabilità del governo Netanyahu”.

Un autunno caldo di mobilitazioni è già in agenda: il 4 ottobre la manifestazione nazionale promossa dalle associazioni palestinesi a Roma, il 12 ottobre la Marcia Perugia–Assisi, fino alla grande manifestazione del 25 ottobre organizzata con La Via Maestra, dal titolo “Democrazia al lavoro”.