Università Statale di Milano contro genocidio a Gaza, annunciato stop ad accordi con enti israeliani, studenti: “Finalmente presa di posizione”
Nella stessa mozione vi è anche lo “sdegno” e la “condanna” per “l'ingiustificabile attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023”, ma si sottolinea che “l'autodifesa non può implicare azioni di guerra indiscriminate tali da giustificare l'uso del termine genocidio”. Liberazione degli ostaggi, cessate il fuoco e apertura di corridoi umanitari per le cure mediche sono le richieste immediate che il Senato accademico della Statale rivolge con la mozione
“Stop agli accordi con chi viola i diritti a Gaza”. È la decisione presa dal Senato accademico dell’Università Statale di Milano nella seduta del 16 settembre, a poche ore dall’invasione di Gaza City da parte dell’Idf e del perdurare del genocidio. La mozione approvata stabilisce l’interruzione di nuove intese con università, istituzioni o altri attori “direttamente o indirettamente implicati nelle violazioni attualmente in essere”. Esultano alcuni studenti: “Finalmente una presa di posizione”.
Università Statale di Milano contro genocidio a Gaza, annunciato stop ad accordi con enti israeliani, studenti: “Finalmente presa di posizione”
Nella stessa mozione vi è anche lo “sdegno” e la “condanna” per “l'ingiustificabile attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023”, ma si sottolinea che “l'autodifesa non può implicare azioni di guerra indiscriminate tali da giustificare l'uso del termine genocidio”. Liberazione degli ostaggi, cessate il fuoco e apertura di corridoi umanitari per le cure mediche sono le richieste immediate che il Senato accademico della Statale rivolge con la mozione. Ma non è tutto.
“A poco valgono condanne e appelli se a essi non si accompagna l’azione”, si legge nel testo: di qui il richiamo alle 22 borse di studio assegnate a studenti dei territori palestinesi nell'ambito di un'iniziativa nazionale. E poi l'iniziativa “La Statale per la Pace”, a cui hanno aderito più di 100 docenti: all'interno dei corsi verranno effettuate lezioni aperte al pubblico sul tema della pace, declinato nelle varie discipline.
Infine, il passaggio chiave. Ricordando che gli accordi di cooperazione accademica devono essere coerenti “con i diritti fondamentali, con la promozione della pace e con i diritti sanciti dal proprio Statuto e dal Codice di Integrità della Ricerca”, l'Ateneo milanese “conferma che, stanti le attuali condizioni di grave violazione dei diritti umani nella Striscia di Gaza - ma anche in Cisgiordania -, in coerenza con i sopra citati principi, non potrà che astenersi dal procedere a nuove stipule o rinnovi di accordi con università, istituzioni o attori di altro tipo che siano direttamente o indirettamente implicati nelle violazioni attualmente in essere”.
“L’Ateneo condanna con determinazione ogni atto contrario al diritto internazionale”, continua la mozione, “quali ad esempio lo sfollamento forzato, la distruzione indiscriminata di edifici civili e l’impedimento all’accesso agli aiuti umanitari, nonché l’uccisione di medici, paramedici e giornalisti”.
“Oggi la Statale ha finalmente preso posizione”, ha dichiarato Matilda D’Urzo, rappresentante degli studenti in Senato accademico per la lista Link. “È stata approvata all’unanimità una mozione che riconosce e condanna il genocidio in atto in Palestina, supporta l’autodeterminazione del popolo palestinese e porta il sostegno di Unimi verso la Global Sumud Flottilla. Riconoscere il genocidio in atto è il minimo, continueremo a mobilitarci per lo scioglimento degli accordi tra la nostra università ed enti riconducibili al regime sionista”. Durante tutta la seduta il collettivo Cambiare Rotta, non rappresentato, è rimasto in presidio con uno striscione che chiedeva lo stop agli accordi con Israele.