21 Agosto 2025
La procura di Genova vuole capire cosa è successo a Elton Bani, il muratore quarantunenne morto domenica pomeriggio in via Mattei, a Manesseno, comune di Sant’Olcese, dopo essere stato colpito dalle scosse di due taser. Pistole elettriche impugnate da due carabinieri, intervenuti con altri due colleghi per calmare l’uomo. Che frastornato e agitato si aggirava davanti al civico 4, dove abitava. E che i volontari della pubblica assistenza arrivati per primi dopo la chiamata al 112 di alcuni vicini, avevano ritenuto troppo su di giri per assisterlo in assenza delle forze di polizia. Per questa tragedia sono indagati i due carabinieri del nucleo radiomobile di Genova che hanno utilizzato i taser. Contestato il reato di omicidio colposo.
I parenti della vittima erano in tribunale per il conferimento dell’incarico alla medico legale Isabella Caristo di effettuare l’autopsia. La stessa anatomopatologa che già aveva eseguito il primo sopralluogo in via Mattei domenica pomeriggio. E che avrebbe trovato conferma a ciò che tre giorni fa aveva visto sul cadavere del muratore. Intanto la presenza di un segno nella parte anteriore del torace riconducibile al primo colpo esploso con il taser. Una lesione di striscio, causata da uno dei due dardi di quella cartuccia (polo positivo e negativo, che vengono sparati contemporaneamente). Secondo la ricostruzione svolta sinora dai militari dell’Arma dell’aliquota della Procura, coordinati dalla sostituta procuratrice Paola Calleri, quel primo colpo era di fatto andato a vuoto, perché un elettrodo aveva colpito in parte Bani e l’altro uno dei quattro carabinieri presenti.
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