Palermo, assolto Ceo "Stretto di Messina spa" Pietro Ciucci per il crollo del viadotto Scorciavacche dopo 6 giorni da inaugurazione
Il tribunale di Palermo assolve Ciucci e due dirigenti Anas dall’accusa di induzione a dare utilità. Il legale: “Attesa di dieci anni, pena intollerabile”.
Il tribunale di Palermo ha assolto Pietro Ciucci, ex dirigente Anas e ora amministratore delegato della società "Stretto di Messina spa", per il crollo del viadotto Scorciavacche nel 2014, dopo solamente 6 giorni dalla sua inaugurazione, sito fra il capoluogo siculo e Agrigento.
Palermo, assolto Ceo "Stretto di Messina spa" Pietro Ciucci per il crollo del viadotto Scorciavacche dopo 6 giorni da inaugurazione
A oltre dieci anni dal crollo del viadotto Scorciavacche sulla Palermo-Agrigento, arriva la sentenza di primo grado: Pietro Ciucci, ex presidente di Anas e oggi amministratore delegato della “Stretto di Messina spa”, è stato assolto “per non aver commesso il fatto” dall’accusa di induzione a dare o promettere utilità.
Il collegio della terza sezione penale del tribunale di Palermo, presieduto da Fabrizio La Cascia, ha assolto anche i dirigenti Michele Vigna e Stefano Liani, per i quali la procura aveva chiesto rispettivamente 3 anni e mezzo e 3 anni di reclusione. Per Ciucci, il sostituto procuratore Giovanni Antoci aveva chiesto 4 anni.
Il viadotto Scorciavacche, inaugurato in pompa magna il 25 dicembre 2014, crollò appena sei giorni dopo, il 30 dicembre. Secondo l’accusa, si sarebbe trattato di un’operazione anche mediatica, finalizzata a ottenere premi di produttività, con un’opera realizzata su terreno instabile e aperta in anticipo rispetto ai tempi previsti. Le accuse di falso e attentato alla sicurezza dei trasporti erano già cadute in prescrizione nei mesi scorsi, portando all’uscita dal processo di altri nove imputati.
Il procedimento ha avuto un percorso travagliato: iniziato a Termini Imerese, ha visto ripetute contestazioni sulla competenza territoriale, con trasferimenti a Palermo e perfino l’ipotesi di Roma come sede naturale. La Cassazione, nella primavera 2021, ha stabilito definitivamente che il processo dovesse celebrarsi a Palermo. Nel frattempo, erano scattate altre prescrizioni.
La requisitoria del pm risale all’11 novembre scorso, ma oggi il tribunale ha sancito l’assoluzione di tutti e tre gli imputati rimasti.
“L’assoluzione del dottor Pietro Ciucci è stata un atto dovuto di cui non ho mai dubitato. – ha dichiarato l’avvocato Fabio Lattanzi – Il rammarico è che si è dovuto attendere dieci anni. Costringere un innocente ad aspettare così a lungo è una pena intollerabile”.
Ciucci, oggi a capo della società incaricata di realizzare il ponte sullo Stretto di Messina, vede così cadere ogni accusa a suo carico per una vicenda che ha segnato una delle pagine più controverse della storia recente delle infrastrutture siciliane.