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Genova, narcotico nella birra e nella frittata, così una ragazza addormentava e rapinava gli anziani

La squadra mobile ha arrestato la diciannovenne è ora è a caccia di una complice. I racconti dei pensionati storditi dallo Zolpidem. Il sospetto è che le vittime siano di più

07 Agosto 2025

Genova, narcotico nella birra e nella frittata, così una ragazza addormentava e rapinava gli anziani

Una diciannovenne è stata arrestata con l’accusa di narcotizzare e derubare uomini anziani. Potrebbe aver colpito altre volte. E potrebbe far parte di una banda composta da altre due persone (almeno): una connazionale e un uomo che non è stato ancora identificato. È la pista che sta seguendo la squadra mobile, dopo aver svolto l’indagine, coordinata dalla pm Daniela Pischetola, che ha fatto scattare la misura cautelare - disposta dal gip Angela Maria Nutini - che ha aperto le porte del carcere di Pontedecimo a Cristina Pascu. La complice della ladra accusata di aver ripulito le abitazioni di un sessantaseienne di Albaro e di un ottantenne del Cep è stata controllata insieme a Pascu nella stazione Brignole. Come l’amica, poi finita in manette, aveva nella borsa una siringa contenente tracce del farmaco Zolpidem, un potente medicinale ipnotico della classe dei simil benzodiazepinici (ritrovato negli appartamenti dei due pensionati). Entrambe avevano blister e pasticche del medesimo farmaco, che secondo l’accusa hanno mischiato con gli alimenti per stordire gli anziani abbordati in strada.

Proprio la connazionale di Pascu - l’altro sospettato è un trentenne che probabilmente ha una relazione con una delle due - viene ricercata in queste ore dalle forze dell’ordine per timore che possa ripetere il colpo del sonnifero. Un’eventualità che la squadra mobile vuole evitare perché in soggetti con particolari patologie lo Zolpidem potrebbe portare anche alla morte in chi lo assume inavvertitamente. La diciannovenne, sia nel caso di Albaro (dove lo ha messo nella birra) sia in quello del Cep (dove lo ha mischiato alle uova di una frittata), ha usato una dose minima. Talmente bassa che il sessantaseienne si stava risvegliando proprio mentre lei stava mettendo sottosopra la casa dell’uomo. Era scappata a piedi nudi, dimenticandosi perfino di mettere il reggiseno che aveva appoggiato su una sedia in camera da letto. Un errore quello di correre a piedi nudi che ha permesso agli investigatori di identificarla. Così come è stato un errore scattare delle foto che la ritraevano con il cellulare del sessantaseienne che aveva circuito in corso Italia (con la frottola della separazione dei suoi genitori), prima di farsi portare a casa sua proponendogli un rapporto sessuale a pagamento.

Modus operandi che sembra essere stato ripetuto anche in altre occasioni: due uomini sulla settantina del centro che si sono addormentati di colpo dopo aver sorseggiato una bevanda con una ragazza che avevano appena incontrato hanno denunciato di aver subito un furto di cui non sanno fornire ulteriori particolari. A loro la polizia mostrerà le foto della Pascu per capire se è stata lei a stordirli, ma anche quelle dell’amica fermata a Brignole. Dovessero riconoscere lei, potrebbe esserci un secondo arresto. Anche se gli inquirenti sul punto preferiscono non sbilanciarsi.

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