09 Luglio 2025
Il caso giudiziario nasce per questioni di fede calcistica: l'indagato è tifoso dell’Inter, la parte offesa del Napoli. Squadre che si sono contese fino all’ultima giornata il campionato di serie A: il Napoli ha vinto lo scudetto, l’Inter ha perso. I due supporter così hanno litigato. Nonostante fossero amici fraterni (ci sono video e diverse persone che possono testimoniarlo).
L’indagato ha presentato una denuncia sostenendo di essere stato colpito in un’occasione da un pugno in faccia. Procura e carabinieri però finora hanno dato maggior credito al tifoso napoletano tanto che nei confronti del rivale è scattato un provvedimento che gli vieta di avvicinare la parte offesa e gli impone di indossare un braccialetto elettronico. Le accuse ì riguardano minacce e continue telefonate.
Nella mattina del 7 luglio il tifoso interista è stato sottoposto a interrogatorio di garanzia: davanti alla giudice per le indagini preliminari Tiziana Lottini ha spiegato la sua versione dei fatti che, come premesso, discosta dalla ricostruzione di pm e investigatori. Tutta la vicenda è nata quando il tifoso interista ha gettato in un cestino della spazzatura, in un bar di Castelnuovo, una sciarpa del Napoli.
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