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Genova, la costringono a bere e la violentano in una tenda sulla spiaggia, caccia a due senzatetto

La ragazza di 25 anni, seguita dalla Salute mentale, si è presentata all'ospedale dopo alcuni giorni e ha denunciato lo stupro. La polizia ha avviato le indagini

07 Luglio 2025

Genova, la costringono a bere  e la violentano in una tenda sulla spiaggia, caccia a due senzatetto

Si è presentata al pronto soccorso dell’ospedale Galliera di Genova dicendo di essere stata violentata da due uomini che aveva appena conosciuto. La ragazza, 25 anni, aveva ancora i segni del possibile stupro: lividi e graffi sulle braccia e sulle gambe. Nonostante lo choc, e una lieve disabilità cognitiva, la vittima ha fornito alla polizia - intervenuta dopo la segnalazione dei medici - numerosi dettagli che potrebbero portare alla soluzione del caso. Il primo indizio è il luogo dove si è consumato l’abuso sessuale: nel quartiere della Foce. Dentro una tenda che i due sconosciuti - probabilmente senza fissa dimora - usavano per dormire sulla spiaggia libera. E dove l’hanno invitata a entrare. «Mi hanno portato lì con l’inganno, poi mi hanno offerto da bere e dopo pochi minuti mi hanno aggredita», ha detto agli investigatori. Gli esami del sangue avrebbero escluso che le siano state somministrate delle droghe, ma è probabile che l’abbiano fatta ubriacare. La donna quando si è ripresa ha provato a chiedere aiuto, ma le sue urla non sono state sentite da nessuno. Il suo incubo è finito soltanto quando gli aguzzini si sono addormentati. E lei è riuscita finalmente a scappare. Non voleva dire a nessuno quello che le era capitato, ma si è sentita male e temendo per la sua salute è andata al pronto soccorso. Rivelando (in ritardo) quello che le era successo.

I poliziotti hanno cercato la tenda, ma non l’hanno trovata. I due uomini, temendo di essere stati denunciati, erano già andati via. Ma un testimone ha confermato la loro presenza proprio nel periodo in cui sarebbe avvenuto lo stupro. Gli inquirenti così hanno acquisito le immagini della videosorveglianza, in particolare della sera dell’abuso: la notte tra il 28 e il 29 giugno scorsi, anche se la ragazza si è recata all’ospedale quasi una settimana dopo. Da quanto ha raccontato la giovane alla polizia, nella tenda c’è rimasta circa un’ora. Poi è scappata. Gli agenti le hanno mostrato delle foto segnaletiche, ma tra queste non c’erano quei due. Oltre al fatto che la coppia sia andata via, a complicare il lavoro delle forze dell’ordine alcune incongruenze presenti nella denuncia. Compatibili, però, con lo stato di salute della vittima- La venticinquenne ha descritto quell’orribile coppia: «Hanno meno di trent’anni e sono di origine nordafricana». Alti poco più di un metro e 70 e piuttosto magri, le altre caratteristiche. Un identikit che per ora non è servito.

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