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Busto Arsizio, Davide Gorla ucciso a coltellate nella sua cartoleria, fermato assassino, l’urlo al killer prima di morire: “Cosa fai, sei pazzo?”

Nella mattinata sarebbe stato individuato e fermato il presunto assassino, incastrato dalle telecamere di video sorveglianza. Secondo gli inquirenti, il killer conosceva Gorla, proprietario della cartoleria di lusso Linea Continua

26 Giugno 2025

Davide Gorla, fonte: @Facebook

Nelle prime ore di giovedì 26 giugno è stato fermato il presunto killer del commerciante 65enne Davide Gorla. L'uomo è stato ucciso a coltellate nel pomeriggio di mercoledì 25 giugno all'interno del suo negozio di articoli da regalo e di penne di lusso, Linea Continua, sito in via Milano, a Busto Arsizio. A incastrare il presunto responsabile, i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti in città e diversi testimoni, che avrebbero riferito anche le ultime parole dell'uomo: "Cosa fai, sei pazzo?". La vittima avrebbe affittato un appattamento al presunto omicida: i due erano, dai primi rilievi, vicini di casa.

L'uomo, di cui non sono ancora state rilasciate le generalità, avrebbe sui 50 anni e sarebbe brizzolato. Chi era nelle zone adiacenti al delitto ha fornito un breve identikit, mentre le telecamere di via Rosmini, a 100 metri dal negozio, avrebbero inquadrato l'uomo descritto dagli astanti intento a cambiarsi la maglia che indossava, probabilmente sporca di sangue.

Busto Arsizio, Davide Gorla ucciso a coltellate nella sua cartoleria, fermato assassino, l’urlo al killer prima di morire: “Cosa fai, sei pazzo?

La morte di Davide Gorla è ancora sotto indagine, soprattutto per il movente: ancora non si sa se l'assassino avesse voluto rapinare il negozio o se ci sia stato altro. Gli inquirenti credono che vittima e killer si conoscessero. Dopo aver riscostruito i movimenti del presunto assassino, gli agenti delle forze dell'ordine lo hanno rintracciato velocemente e lo hanno sottoposto a fermo. L'uomo indossava una maglietta diversa da quella inquadrata inizialmente dalle telecamere ed era completamente immacolato. Sono iniziate anche le prime ricerche sull'arma del delitto, probabilmente un coltello da cucina, che il killer ha portato via dal luogo dell'omicidio, così come la t-shirt sporca di sangue.

Davide Gorla, la vittima, era una personalità nota a Busto Arsizio: prima di aprire il suo negozio di penne di lusso, bijoux e pellicce, aveva lavorato anche nella gioielleria più rinomata della zona. Appena prima dell'aggressione, l'uomo avrebbe urlato, secondo dei testimoni: "Cosa fai, ma sei pazzo?". 

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