Venerdì, 05 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Genova, in carcere da 8 anni con l'accusa di aver ucciso un bimbo, chiede un permesso ma il giudice dice no

Antonio Rasero si è sempre proclamato innocente e dopo la condanna ha chiesto la revisione del processo. Del delitto ha sempre accusato la madre del piccolo

14 Maggio 2025

Genova, in carcere da 8 anni con l'accusa di aver ucciso un bimbo, chiede un permesso ma il giudice dice no

Ha quasi scontato metà della pena, dopo aver tentato senza esito la strada della revisione del processo. Ora Antonio Rasero, l’ex broker genovese condannato a 26 anni di reclusione per l’omicidio del piccolo Alessandro Mathas, prova a chiedere di uscire per la prima volta dal carcere di Marassi dove è detenuto da 8 anni, dopo averne scontati due in cautelare. Il magistrato di sorveglianza, alla richiesta di un permesso premio di 8 ore, ha detto di no, sostenendo che è ancora troppo presto per richiedere un permesso, e per questo l’avvocato di Rasero ha presentato reclamo: la richiesta è stata quindi discussa davanti al tribunale collegiale di sorveglianza. E Rasero era presente. La decisione entro una settimana.

Alessandro Mathas era morto in un appartamento di Nervi la notte tra il 15 e 16 marzo 2010. L’appartamento era di proprietà di Rasero che con la mamma del piccolo aveva una relazione. Quella notte secondo l’accusa, mentre la ragazza del piccolo era uscita a cercare droga, il broker – probabilmente sotto l’effetto della cocaina – avrebbe ucciso il bambino perché piangeva. Rasero era stato condannato a 26 anni in primo grado dalla Corte d’assise di Genova, poi assolto in appello. La Cassazione aveva annullato l’assoluzione disponendo un nuovo processo a Milano dove Rasero è stato condannato nuovamente a 26 anni, sentenza poi diventata definitiva. Anche Katerina Mathas, la mamma, era stata processata per omicidio in concorso ma il pm aveva chiesto l’assoluzione: la donna era stata poi condannata solo per abbandono di minore.

Per Rasero sarebbe stata la Mathas a uccidere suoi figlio: “Ma non spetta a me dire se è stata una azione volontaria o involontaria”, aveva detto. E aveva ricordato come quando la mattina del 16 marzo andarono insieme in ospedale con il bambino già cadavere lei non lo avesse minimamente accusato, come sarebbe normale immaginare da parte di una madre a cui qualcuno ha appena ucciso il figlio. Rasero aveva tentato anche la carta della revisione del processo, ma era stata respinta.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x