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Bimba morta ad Acerra, "il pigiamino insanguinato trovato nella spazzatura della clinica e non in casa, buttato dai sanitari"

Si tratta di un aspetto fondamentale da chiarire nella vicenda: si ritiene infatti che il papà, indagato a piede libero per omicidio colposo, possa aver cambiato la figlia prima di portarla in ospedale

11 Marzo 2025

Bimba morta ad Acerra, "il pigiamino insanguinato trovato nella spazzatura della clinica e non in casa, buttato dai sanitari"

Vincenzo Loffredo, fonte: Facebook, @Cityrumors.it

Nuove rivelazioni sul caso della bimba morta ad Acerra. Pare infatti che il pigiamino insanguinato della piccola Giulia di 9 mesi, possa esser stato trovato nella spazzatura della clinica Villa dei Fiori dove la piccola era stata portata dal padre, e non in casa. 

Bimba morta ad Acerra, "il pigiamino insanguinato trovato nella spazzatura della clinica e non in casa, buttato dai sanitari"

Secondo una precedente versione dei fatti invece, il pigiamino insanguinato della piccola sarebbe stato trovato nei sacchi dell'immondizia prima che venisse conferito in discarica. Una ricostruzione che però il legale di Loffredo, papà della bimba, e la procura di Nola, hanno smentito. Principalmente perché nei verbali di sequestro non ci sarebbe traccia di tutine o pigiami.  L'indumento, secondo indiscrezioni trapelate, non sarebbe stato trovato nell'abitazione e nemmeno nei pressi, ma nella spazzatura della clinica; sarebbe quindi possibile che sia stato buttato dai sanitari. Tuttavia, si tratta soltanto di un indiscrezione quindi si aspettano conferme ufficiali in tal senso.

Si tratta di un aspetto fondamentale da chiarire nella vicenda: si ritiene infatti che il papà, indagato a piede libero per omicidio colposo, possa aver cambiato la figlia prima di portarla in ospedale. Il 25enne rimane l'unico indagato della vicenda. Nel conferimento dell'incarico per l'autopsia, si legge che "in qualità di genitore avente in custodia la figlia minore, ometteva la custodia e vigilanza del cane pitbull in suo possesso, il quale aggrediva la minore provocandole lesioni personali che determinavano la morte".

Qualche giorno fa il procuratore di Nola Marco Del Gaudio aveva spiegato che "le indagini sono quasi concluse", aggiungendo che "sul caso ci sono state anche fake news prodotte con l'intelligenza artificiale", per poi sottolineare: "Non tutti hanno compreso la legge sulla presunzione di innocenza. I processi non si fanno sui media: ci vuole tempo. Serve prudenza e aspettare gli esiti delle indagini".

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