Indagato il fratello di Filippo Tortu per spionaggio su Marcel Jacobs, soldi in cambio di prove di doping del compagno di squadra

Giacomo Tortu, fratello del velocista Filippo Tortu, è indagato dalla procura di Milano con il sospetto che abbia pagato la società di investigazione Equalize per spiare Marcell Jacobs. Secondo quanto riferito, Giacomo Tortu avrebbe chiesto a Equalize di raccogliere informazioni sulle analisi del sangue di Jacobs, nonché sui contenuti di chat e telefonate tra lui e il suo staff, per cercare possibili prove di doping. Filippo Tortu: "Sono totalmente estraneo agli eventi"; l'entourage di Jacobs: "Marcel possibile parte lesa".

Il fratello di Filippo Tortu indagato per spionaggio su Marcel Jacobs

Giacomo Tortu è indagato come presunto mandante del tentativo di spionaggio a Jacobs, all'interno della più ampia inchiesta sull'attività di dossieraggio della società Equalize di Enrico Pazzali e dell'ex poliziotto Carmine Gallo. Secondo quanto riportato, l'attività di spionaggio su Marcel Jacobs sarebbe iniziata un mese dopo l'oro olimpico vinto a Tokyo nel 2021, quando Giacomo Tortu avrebbe chiesto a Gallo di accedere alle chat private di Jacobs con il suo staff, composto dal manger Marcelo Magnani, l'allenatore Paolo Camossi e il nutrizionista Giacomo Spazzini. In precedenza sarebbe state anche richieste informazioni sulle analisi del sangue del velocista italiano. Tortu si era rivolto per la prima volta ad Equalize a settembre del 2020, sempre per ottenere informazioni su un presunto uso di doping da parte di Jacobs. Agli atti ci sono scambi di messaggi in cui Gallo chiede di “procedere” nella “estrazione delle chat riguardanti Jacobs ed il suo entourage”.

Filippo Tortu e Marcell Jacobs sono compagni di squadra nella staffetta e hanno vinto la medaglia d'oro a Tokyo 2021 e l'argento al mondiale 2023. Filippo Tortu si è dichiarato " totalmente estraneo alla vicenda", mentre Marcel Jacobs non ha rilasciato dichiarazioni; tuttavia il suo entourage ha fatto sapere di aver informato i legali in quanto l'atleta potrebbe essere una "possibile parte lesa".