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Processo Impagnatiello, oggi la sentenza nel giorno della violenza contro le donne: chiesto ergastolo e isolamento diurno

Impagnatiello conoscerà quest'oggi il suo destino, il papà di Giulia Tramontano: "Merita l'ergastolo"

25 Novembre 2024

Delitto di Senago, i messaggi di Impagnatiello a Giulia Tramontano 4 giorni dopo l'omicidio: "Batti un colpo, ho i giornalisti sotto casa"

Alessandro Impagnatiello, fonte: LaPresse

Giornata clou in merito al processo di Alessandro Impagnatiello. Quest'oggi verrà infatti letta la sentenza: la richiesta è ergastolo e isolamento diurno per aver ucciso con 37 coltellate la fidanzata Giulia Tramontano e il piccolo Thiago che portava in grembo. Il tutto nella giornata della violenza contro le donne.

Processo Impagnatiello, oggi la sentenza nel giorno della violenza contro le donne: chiesto ergastolo e isolamento diurno

Quest'oggi Alessandro Impagnatiello conoscerà il suo destino: i pm hanno chiesto per lui l'ergastolo, ed è molto probabile che alla fine sarà questa la decisione. L'ex barman è accusato di aver ucciso Giulia Tramontano con 37 coltellate lo scorso 27 maggio 2023 a Senago.

Una vicenda piena di tappe, cominciata con la scomparsa della giovane denunciata proprio da Impagnatiello. Poi le perquisizioni, alcune ricostruzioni che non tornano ed infine la confessione. Il corpo di Giulia era stato nascosto in un anfratto dietro a una fila di box. 13 in tutto le udienze in 10 mesi per arrivare a questo giorno.

Il papà di Giulia su Instagram: "Chiediamo con forza che venga applicata la pena massima prevista dalla legge: l’ergastolo. Non solo per rendere giustizia a lei, alla famiglia e al bambino che portava in grembo, ma anche per lanciare un messaggio chiaro e inequivocabile. Questa richiesta non è mossa da vendetta, ma da un profondo senso di giustizia", continua Franco Tramontano.

Quella di Giulia Tramontano è infatti una vicenda che ha scosso tremendamente il Paese, perché ha svelato a tanti la "banalità del male" della violenza di genere. "È una piaga che devasta la nostra comunità e confidiamo che le istituzioni sappiano agire con fermezza, dimostrando che la legge è dalla parte delle vittime", ha scritto ancora il papà chiedendo "rispetto per Giulia, per la sua vita spezzata e per il dolore che ha lasciato, che non sia calpestato da parole che tentano di piegare la verità: la dignità di una vittima non può mai essere sacrificata per costruire una difesa". 

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