Sara Centelleghe, l'autopsia: "Uccisa con 70 forbiciate", il killer: "Cercavo droga nel suo zaino, mi ha visto e l'ho ammazzata"

L'autopsia effettuata sul corpo di Sara Centelleghe dice che la giovane è stata uccisa con "70 forbiciate". Il 19enne killer indiano Jashandeep "Deep" Budhan in carcere per l'omicidio della ragazza, l'avrebbe colpita a morte un numero impressionante di volte dopo che la studentessa l'aveva visto frugare nel suo zaino in cerca di droga. Le avrebbe rotto le ossa della scatola cranica e avrebbe anche provato a strangolarla. 

Omicidio Bergamo, 18enne Sara Centelleghe uccisa a coltellate a Costa Volpino, arrestato 19enne indiano vicino di casa

Arrestato un 19enne di origini indiane, Jashandeep Badhan, suo presunto amico e vicino di casa, per omicidio volontario. Il ragazzo ha confessato

Sara Centelleghe, l'autopsia: "Uccisa con 70 forbiciate" dal suo killer indiano

Sara Centelleghe è stata uccisa dal suo killer di origini indiane con 70 forbiciate. Così l'autopsia effettuata sul corpo della giovane di Costa Volpino, nella bergamasca. In piena notte, dopo che l'amica di Sara aveva lasciato la porta aperta per andare giù, Deep era entrato in casa di Sara, che l'aveva visto frugare nel suo zaino alla ricerca di droga. "Chi sei?", gli avrebbe chiesto.

La sera in cui è stata uccisa, c'era con lei anche l'amica 17enne, che doveva incontrare il 19enne per uno scambio di stupefacenti. Lui aveva passato la giornata con gli amici, bevendo e fumando. Tuttavia i due non si sono mai visti. Deep è entrato nel palazzo ed in casa di Sara "con l’intento di impossessarsi del quantitativo di stupefacente", obiettivo "del tutto compatibile con la scelta di lasciare le ciabatte indossate fuori dalla porta di accesso al palazzo, rimanendo con i calzini", secondo il gip. Quella droga, un panetto di hashish, è stata rinvenuta e sequestrata il pomeriggio seguente all’interno di un cestino della spazzatura.

Badhan ha raccontato di aver iniziato a colpire con dei pugni Sara perché "si era svegliata proprio mentre lui frugava nello zaino, nel timore che potesse allertare i carabinieri. Mi sono spaventato e le ho dato dei pugni". Sara infatti stava dormendo, e dopodiché ha "ingaggiato una colluttazione con Sara che in ogni modo cercava di difendersi, spostandosi con lei nel corridoio, dove ne aveva provocato la caduta in terra". Approfittando di questo, il 19enne ha preso un paio di forbici in un cassetto "con le quali ha successivamente colpito la vittima ripetutamente, desistendo dall’azione violenta soltanto dopo essersi accorto che la ragazza non reagiva più".

Secondo il gip, "ha compiuto atti di straordinaria gravità, sintomatici di una totale mancanza di autocontrollo e, per l’effetto, di una personalità violenta che non offre alcun affidamento in punto di futura astensione dal compiere analoghe condotte delittuose".

Dopo aver sceso le scale lasciando sulle mattonelle le tracce dei piedi sporche di sangue, avrebbe mandato messaggi all'amica per crearsi un alibi. "Domani ci sei?".