Decreto migranti approvato dal Cdm, 19 i Paesi “sicuri” per rimpatrio, dal Bangladesh all'Egitto, dall'Algeria al Gambia al Ghana
Secondo il dl, l'Egitto e il Bangladesh, i paesi non ritenuti sicuri dai giudici che hanno negato il trattenimento dei migranti in Albania, risulterebbero ora “sicuri”. Dall'elenco dei 22 Paesi considerati “sicuri” dal decreto del ministro degli Esteri sono stati esclusi Camerun, Colombia e Nigeria
Come si apprende da fonti di governo, il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi un decreto legge in materia di migranti. Il provvedimento ha definito la lista dei Paesi “sicuri” per il rimpatrio con l'obiettivo di renderla norma primaria (avente forza di legge) e non più secondaria, come è invece il decreto del ministro degli Esteri, con cui finora è stato aggiornato ogni anno l'elenco.
A questo punto Egitto e Bangladesh, ritenuti Paesi "non sicuri" dai giudici del Tribunale di Roma, sarebbero ora, invece, considerati "sicuri" dal nuovo dl. Infatti, i giudici non avevano convalidato il trattenimento in Albania di 12 migranti provenienti da questi due Paesi, generando così le polemiche del governo che, invece, riteneva giusto il rimpatrio. La richiesta del nuovo decreto legge era stata dunque necessaria proprio dopo questo avvenimento, considerato da molti una mossa “preannunciata” dalla giudice Silvia Albano definita capo delle “toghe rosse” e il magistrato “anti-Meloni” Marco Patarnello.
Decreto migranti approvato dal Cdm, 19 i Paesi “sicuri” per rimpatrio
Il nuovo provvedimento prevede 19 Paesi "sicuri”: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa d'Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal,
Serbia, Sri Lanka e Tunisia.
La misura ha ripreso l'elenco dei Paesi considerati “sicuri” dal decreto interministeriale della Farnesina, l'Interno alla Giustizia, con l'obiettivo di renderlo norma primaria, da aggiornare poi ogni 6 mesi. Dalla lista dei 22 Paesi "sicuri" ne sono stati esclusi 3. Infatti, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha specificato: “Con il decreto di oggi diventa ‘fonte primaria l'indicazione dell'elenco di 19 Paesi sicuri sugli originali 22: abbiamo tenuto conto dell'integrità territoriale ed escluso Camerun, Colombia e Nigeria".
Le parole di Carlo Nordio
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo il via libera in Cdm del decreto migranti e Paesi "sicuri" ha dichiarato: “Siamo arrivati a questo punto a seguito di una sentenza della Corte di giustizia europea che non è stata ben compresa. In altre parole questa sentenza, oltre a ribadire il principio che è compito degli Stati individuare quali siano gli Stati sicuri, pone poi delle condizioni nel momento in cui un giudice intenda dare una definizione diversa di Stato sicuro in merito alla situazione di determinate persone”.
In sostanza il punto di questa sentenza è che il giudice “deve, nel momento in cui si pronuncia, dire in maniera esaustiva e completa, nel caso di specie, quali siano le ragioni per cui per quell'individuo quel determinato Paese non è ritenuto sicuro. Nelle motivazioni dei decreti al centro del dibattito in questi giorni questo manca”. Inoltre, secondo il Guardasigilli questi soggetti "sono di cittadinanza incerta, quindi si devolve all'arbitrio di queste stesse persone le definizioni dei parametri di sicurezza o meno del Paese da cui provengon”, ha aggiunto.