Inchiesta curve, Luca Lucci e l'idea di un negozio di tatuaggi in Duomo con Fedez: "30mila € di affitto, ma mi faccio pagare 1000 euro una scritta"
Il capo ultras del Milan, Fedez e l'apertura di un negozio di tatuaggi in Duomo. Le rivelazioni nelle intercettazioni
Spuntano nuove rivelazioni in merito all'inchiesta curve. Il capo ultras del Milan Luca Lucci e Fedez avrebbero discusso anche dell'apertura di un negozio di tatuaggi. Un'idea che poi non è mai sfociata in nulla, così come per la vendita a San Siro della bibita Boem e dell'acquisto dell'Old Fashion.
Inchiesta curve, Luca Lucci e l'idea di un negozio di tatuaggi in Duomo con Fedez
In una delle intercettazioni dell'inchiesta curve Fedez, che non è indagato, viene intercettato mentre parla con Luca Lucci. Ha in programma di andarlo a trovare a casa sua a Scanzorosciate, nella Bergamasca, ma chiede all’ultrà di portare un amico: "Posso? È una brava persona, è carino. È che non mi va di guidare, non sono bravo a guidare la sera, faccio cag**e, quindi faccio guidare lui". È il gennaio del 2024 e la Ferrari di Fedez non passa inosservata nel paesino.
Quel giorno i due avrebbero parlato del possibile affare avente oggetto un negozio di tatuaggi. Una catena chiamata Italian Ink che sarebbe potuta sbarcare in Duomo, e Lucci avrebbe voluto aprire in Duomo. A parlare è la contabile della curva Sud, Raffaella Grassi, che non risulta indagata ma che è stata perquisita, così come è successo ad altri personaggi noti come Emis Killa: "Luca Lucci mi ha detto: adesso parlo con Fedez, perché se vuole gliene faccio aprire uno in Duomo. Perché anche se paga 30mila euro di affitto… lui e la Ferragni, vengono gli stranieri, mi faccio pagare mille euro un tatuaggio di una scritta".
"Ma lui (Lucci, ndr) su questo è un imprenditore. Lui le idee ce l’ha. Vedrai che lo fa. Quello è vero, cioè sul negozio di Fedez, puoi farlo pagare quanto vuoi il tatuaggio, non credo sia un problema in effetti". Il negozio è avviato da una società intestata a Fabiano Capuozzo, anche lui arrestato nell’inchiesta. E al rapper Emiliano Rudolf Giambelli, ovvero Emis Killa. "Questi negozi diventeranno una miniera d’oro, se tu lo segui e ti impegni", spiega l'indagata Marianna Tedesco, moglie dell’ultrà Matteo Norrito (arrestato). "Sto facendo tutto il sistema. Guadagnerò 15 mila euro al mese regolare".
La polizia registra l’apertura di negozi "Barber shop e tatoo" in franchising. Utilizzando il metodo dell’intestazione fittizia a suoi uomini di fiducia. Succede a Milano, poi a Bresso e Bussero, comuni dell’hinterland, quindi a Brescia e a Monza.
Luca Lucci, Fedez e la vendita (saltata) della bibita Boem
Oltre al progetto dei tatuaggi, Lucci e Fedez parlano anche della Boem, la bibita energetica di Fedez e Lazza che, secondo i loro progetti, avrebbe dovuto essere venduta in esclusiva all’interno dello stadio Meazza. "Sono contento che lo ha proposto a me, giuro", dice lo stesso Lucci in un’altra intercettazione. E pensare che, come afferma il capo ultrà, a Fedez "non gliene frega un c***o, non sa niente di calcio, non capisce niente. Mi fa morire dal ridere".
Fedez si rivolge a Lucci anche per la ricerca di un bodyguard: "Una persona fidata, un po’ skillata, non dico un ex sbirro però… Non tatuaggi del Duce in faccia, no no no". E Lucci gli presenta Christian Rosiello, presente con lui la serata della rissa con Cristiano Iovino e anche alla sfilata di Parigi, qualche giorno prima dell'arresto.