03 Ottobre 2024
Ha picchiato la compagna incinta stingendole le mani al collo, facendole sbattere la testa e prendendola a calci in pancia. E mentre la pestava a sangue le diceva “te la sei cercata, arrangiati”, rifiutandosi di chiamare i soccorsi. Si tratta solo dell’ultimo capitolo, risalente a meno di un anno fa, dell’ennesima storia di maltrattamenti e violenza tra le mura domestiche. Lui, un operaio ecuadoriano di 26 anni, è stato condannato in abbreviato dal giudice Alberto Lippini a 6 anni e 8 mesi di reclusione.
Al suo rifiuto l’aveva scaraventata a terra e le aveva stretto le mani attorno al collo, poi i calci in faccia e in pancia. L’uomo è stato anche condannato al pagamento di una provvisionale di cinquemila euro a favore della ex. Il risarcimento del danno vero e proprio sarà stabilito in un successivo processo civile.
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