Omicidio a Scampia, Napoli: ucciso 29nne in negozio di barbiere con esecuzione stile Far West, il morto aveva precedenti per rapina

Napoli, Scampia, agguato stile Far West, ucciso a colpi di pistola un 29nne.

La segnalazione è arrivata poco prima delle 23.00 di sabato 7 settembre al numero di emergenza delle forze dell'ordine: "diversi colpi d'arma da fuoco, un uomo a terra, ferito mortalmente". Ad intervenire sono stati gli uomini del locale Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico. In un negozio di barbiere, al civico 16 di via Ghisleri, i segni di una sparatoria e un uomo in una pozza di sangue. 

Dai primi accertamenti, un killer con il volto coperto, sarebbe entrato nel locale impugnando una pistola e avrebbe fatto subito fuoco verso un bersaglio preciso. Sarebbero 12 i colpi esplosi. Si sarebbe quindi diretto correndo verso un'auto, dove ad attenderlo c'era un complice, e si sono poi allontanati facendo perdere le loro tracce.

La vittima è Camillo Esposito, classe '95, precedenti per rapina.

Ancora in corso gli accertamenti della Squadra Mobile di Napoli per ricostruire l'esatta dinamica, mentre la Scientifica ha acquisito diversi reperti e anche le immagini delle telecamere di zona. Due le persone presenti nel negozio con la vittima al momento della sparatoria.

Scampia è il quartiere di Napoli dove è stata girata l'ormai celeberrima serie Gomorra, dal libro di Roberto Saviano. È anche il quartiere delle Vele, dove l'emergenza abitativa è da decenni anche emergenza sociale. Nella Vela Celeste lo scorso agosto era crollato un ballatoio sul quale si trovavano diverse persone in cerca di un po' di fresco, provocando morti e feriti gravi, tra cui due bambine che per giorni hanno lottato tra la vita e la morte in rianimazione.

A Scampia l'Università degli Studi di Napoli Federico II ha aperto una sede, con l'obiettivo di creare un ponte con la city partenopea.      

San Vittore, morto carbonizzato in cella un detenuto egiziano di 18 anni, avrebbe appiccato l'incendio in segno di protesta

Un giovane ragazzo di 18 anni di origine egiziana è morto a seguito di un incendio divampato nella sua cella del carcere San Vittore. Secondo le prime ricostruzioni, il rogo sarebbe stato appiccato dal giovane e dal suo compagno di cella da un materasso