09 Luglio 2024
Voleva rientrare nell’appartamento che gli è stato confiscato dall’Antimafia nel 2010 (il sequestro invece era scattato l’anno prima), ma è stato sorpreso dai carabinieri della stazione di Genova Sampierdarena (l’immobile si trova in via Canzio), mentre con un trapano cercava di scardinare la serratura, e denunciato per violazione dei sigilli. L’uomo, 57 anni, è una vecchia conoscenza delle forze di polizia. A lui e alla sua famiglia, con l’operazione Terra di Nessuno della Direzione investigativa antimafia, vennero sottratti 115 beni, di cui 96 nel centro storico tra la zona della Maddalena e San Bernardo. Altri si trovano a Sampierdarena e Cornigliano, come l’appartamento in cui cercava di entrare l’altro giorno.
Un tentativo maldestro quello del cinquantasettenne, perché i suoi movimenti sono stati notati da qualcuno che ha allertato le forze dell’ordine. E una pattuglia dei carabinieri lo ha trovato mentre tentava di rimuovere la serratura della porta della casa che non è stata ancora riassegnata. I reati contestati ai componenti della famiglia, originaria della Sicilia, erano di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione. Un impianto accusatorio che ha retto anche durante i processi, e oltre alla condanna dei componenti del clan è arrivata la confisca degli immobili che secondo gli inquirenti erano stati acquistati con soldi provenienti da attività illecite.
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