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San Colombano Certenoli, convalidato l'arresto dell'ex fidanzato, "aggressione ai genitori premeditata"

I carabinieri hanno accertato che Andrea Bandini si è spostato sempre a piedi evitando le telecamere presenti sul tragitto. Analisi scientifiche nel nascondiglio

15 Giugno 2024

San Colombano Certenoli, convalidato l'arresto dell'ex fidanzato, "aggressione ai genitori premeditata"

È stato convalidato l’arresto di Andrea Bandini, il giovane di 26 anni accusato di duplice tentato omicidio per l’aggressione ai genitori della sua ex fidanzata, domenica scorsa. Intanto prosegue il lavoro degli inquirenti per ricostruire le ore subito antecedenti alla brutale mattanza di via Gotelli. Per gli investigatori, il giovane non solo «ha premeditato l’attacco», ma ha anche «studiato» i suoi spostamenti per non essere rintracciato. Bandini ha fatto perdere le proprie tracce venerdì scorso, dalla sua casa di Chiavari. Dopodiché si è appostato in una casa vicina a quella dei genitori della sua ex fidanzata raggiungendo San Colombano a piedi. Lì, i carabinieri, hanno trovato le tracce del suo passaggio. Saranno però le analisi scientifiche a stabilire quanto tempo abbia trascorso in quella casa il ventiseienne.

Di fatto, quello che è accaduto tra la sua uscita di casa venerdì e l’aggressione, è in fase di ricostruzione. Alle 22 di domenica sera, mentre erano in corso ancora le elezioni europee, la mattanza era già terminata e Andrea Bandini era già in fuga verso il rifugio di Santo Stefano d’Aveto dove è stato poi arrestato. Di sicuro, secondo la ricostruzione degli inquirenti, c’è l’assalto.  Bandini, poco prima delle 22 di domenica, ha deciso di passare all’azione. È uscito dal suo nascondiglio, ha scavalcato un muretto e si è trovato davanti Karin Dupres, 65 anni, madre dell’ex fidanzata del giovane e la prima ad essere colpita a roncolate. Contro di lei, Bandini, si è accanito. Lo dimostra l’intervento chirurgico che ha subito la donna dopo il ricovero al pronto soccorso dell’ospedale San Martino. E' stata sottoposta a dodici ore di intervento multidisciplinare per la ricostruzione del cranio, di parte della mandibola, del gomito e per l’intervento a tre dita, rimaste amputante durante il brutale attacco. L’intervento ha richiesto l’impiego di un’equipe multidisciplinare composta dai neurochirurghi del professor Gianluigi Zona, dai chirurghi della mano diretti dalla dottoressa Stefania Briano, dal team maxillo-facciale di Bernardo Bianchi e dai sanitari della chirurgia plastica diretti da Edoardo Raposio. Dopo la donna, Bandini ha ucciso il cagnolino di casa e poi si è avventato sul padre dell’ex fidanzata, Angelo Imporzani, colpito con una roncolata in pieno volto.

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