08 Giugno 2024
Finirà a processo Gregorio Fogliani, a cui la Procura di Genova ha detto no alla proposta di patteggiamento presentata dal suo avvocato Giacomo Gardella a una pena di 4 anni e 6 mesi ma soprattutto a una confisca di soli 100 mila euro. Pochi per la pm Patrizia Petruzziello e per il procuratore aggiunto Francesco Pinto che hanno coordinato le indagini della guardia di Finanza sul mega Crac della Qui!Group, la società dei ticket restaurant fallita con un buco da 600 milioni di euro e migliaia di danneggiati in tutta Italia.
La Procura aveva proposto un patteggiamento a 5 anni di reclusione (e sul punto avrebbe accettato anche i 4 anni e mezzo proposti dalla difesa) ma aveva messo sul piatto della proposta (il patteggiamento deve essere concordato e solo sulla base dell’accordo tra accusa e difesa può poi decidere il giudice) una confiscapari a 7 milioni di euro.
Per l’avvocato Gardella la proposta di patteggiamento è stato un “tentativo per evitare un processo che non potrà essere ad armi pari visto che servirebbero consulenti tecnici molto capaci e molto costosi, mentre il mio assistito ora vive della sua pensione e ha tutti i beni sequestrati. Ma senza l’accordo con la Procura valuteremo il da farsi”. E’ ancora in corso la trattativa per il patteggiamento della moglie di Fogliani, Luciana Calabria (difesa dall’avvocata Vittoria Garbarini) in cui le parti potrebbero trovare un accordo da qui al 21 giugno, in cui si terrà la prossima udienza. Per lei la proposta è di un anno e 10 mesi di reclusione e una confisca da 500mila euro. In questo caso, se dal difensore arriverà una cifra un po’ più alta si potrebbe raggiungere l’accordo. Accordo invece raggiunto per la figlia di Fogliani, Serena, (difesa anche lei dall’avvocato Giacomo Gardella) con una pena anche lei pari a un anno e 10 mesi.
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