16 Maggio 2024
In foto Giulia Cecchettin e Filippo Turetta. Fonte foto: Lapresse.it
Giulia Cecchettin è stata uccisa con "75 coltellate". Filippo Turetta infierì in modo brutale sul corpo della giovane. È uno dei macabri dettagli che fuoriesce dagli atti accusatori del pm di Venezia. Turetta rischia seriamente l'ergastolo. Le accuse che gli vengono contestate sono di omicidio volontario pluriaggravato anche dalla premeditazione e dalla crudeltà, possesso del coltello, sequestro di persona e occultamento di cadavere, ma anche stalking.
Sì perché secondo quanto emerge, "aveva premeditato il delitto almeno 4 giorni prima". Il giovane si era appuntato in un file sul computer, cancellato ma poi recuperato dagli esperti informatici, "come legare Giulia, con il nastro adesivo mani, caviglie, ginocchia e anche come tapparle la bocca". E come se non bastasse, ha infierito sul corpo della giovane Giulia con 75 coltellate.
L'omicidio di Giulia Cecchettin è stato uno dei casi di cronaca più eclatanti del 2023. Ma i dettagli che emergono su quel dettaglio, lo rendono ancora più inquietante. L'indagine per la morte della studentessa di 22 anni si è chiusa e a Turetta viene contestata una crudeltà "chiaramente eccedente l'intento omicida", nonché "una premeditazione resa evidente dal controllo maniacale che l'assassino esercitava sulla vittima".
Il ragazzo aveva installato un'app-spia sul cellulare di Giulia, per seguirla e "monitorarla" in tutto, e "aveva pianificato il delitto e la fuga almeno dal 7 novembre", ovvero 4 giorni prima dell'assassinio. Filippo Turetta "aveva pianificato nel dettaglio l'omicidio di Giulia Cecchettin, compreso l'occultamento del cadavere, e la sua fuga", spiega il procuratore di Venezia.
L'accusa di premeditazione arriva dopo gli acquisti prima dell'atto criminoso: le mappe stradali, lo studio dei percorsi programmato attraverso internet, il luogo dell'abbandono del corpo della ragazza nei pressi del lago di Barcis, in Friuli e infine il materiale per la propria sopravvivenza acquistato. Tutto inutile, la fuga del giovane si è conclusa vicino Lipsia, in Germania.
Giulia Cecchettin fu assassinata con 75 coltellate, quindi Turetta si accanì su di lei anche dopo averla ammazzata. Coltellate anche all'interno dell'auto sui sedili posteriori, quando già si stava dissanguando.
Turetta si era appuntato in un file sul computer, cancellato ma poi recuperato dagli esperti informatici, "come legare Giulia, con il nastro adesivo mani, caviglie, ginocchia e anche come tapparle la bocca". L'ex fidanzato aveva costruito "nel dettaglio" il suo "spietato piano criminoso". Nelle ricerche su internet fatte da Turetta, c'erano voci come "nastro isolante, manette, cordame, badile, sacchi neri".
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