30 Aprile 2024
Fonte: Facebook
La Corte d'Assise di Reggio Emilia ha pubblicato le motivazioni della sentenza riguardo l'omicidio di Saman Abbas. La ragazza "non fu uccisa per il no al matrimonio combinato o forzato". Questo "è un elemento che nulla toglie e nulla aggiunge alla gravità del fatto – scrivono i giudici – ma che corrisponde a una verità che la Corte è tenuta a rilevare". Il padre, Shabbar Abbas, e la madre, Nazia Shaheen, ancora latitante in Pakistan, sono stati condannati all'ergastolo. 16 anni di carcere allo zio Danis Hansain, scarcerati invece i due cugini, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq.
Dietro l'uccisione di Saman Abbas avvenuto nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021 a Novellara, ci potrebbe essere la madre. Proprio lei, la donna latitante, potrebbe essere "l'esecutrice" del delitto della ragazza, strozzata e poi sepolta, secondo le 600 pagine di motivazioni della sentenza. "Anzitutto il fatto che - lo si può affermare con sconfortante certezza - gli imputati Abbas Shabbar e Shaheen Nazia abbiano letteralmente accompagnato la figlia a morire. Può dirsi indiziariamente accertata la comune volontà degli imputati di commettere l'omicidio della loro stessa figlia, la presenza di entrambi sul luogo del delitto, e il comprovato apporto fornito alla realizzazione dell'evento", si legge.
"Eloquenti ed espressivi" sono le movenze e il contegno dei due, ripresi dalle telecamere del casolare di Novellara, la notte del 30 aprile 2021. La madre, in modo fermo e determinato, bloccando con un gesto risoluto il marito, si inoltra sulla carraia con Saman - "per quel minuto che non consente di escludere sia stata lei l'esecutrice materiale". Il marito invece "si mostra tormentato, assumendo atteggiamenti che danno conto della drammaticità di ciò che sta accadendo e resta a osservare, senza far nulla", confermando "la sua adesione psicologica piena al fatto".
Dietro la morte di Saman Abbas ci sarebbe lo stile di vita della ragazza, che avrebbe voluto continuare la relazione con Saqib, il suo fidanzato, ed il fatto che volesse fuggire di nuovo da casa. Il delitto sarebbe da "ancorare, anziché a una serie indeterminata di eventi, come sostenuto dall’accusa, all’epilogo ultimo della vicenda, consumatosi la sera del 30 aprile, quando i genitori, a causa delle videoregistrazioni delle chat effettuate da Haider, scopriranno che è ancora in corso la relazione con Saqib e che la figlia sta progettando di fuggire nuovamente, scoperta ch epoi condurrà alla discussione finale con Saman".
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