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Milano, sciopero Atm 26 aprile 2024, fermi metro, bus e tram, fasce orarie e motivazioni

Dopo soli dieci giorni dall'ultima agitazione l'azienda dei trasporti milanese torna ad incrociare le braccia, tra le cause "le forti preoccupazioni legate all'allontanamento dalla professione di conducente di linea"

22 Aprile 2024

Atm Milano, in arrivo un altro sciopero previsto per venerdì 26 aprile 2024

Fonte: Imagoeconomica

Milano nuovamente a rischio caos per venerdì 26 aprile prossimo a causa dell'ennesimo sciopero dell'Atm, con metro, bus e tram a forte rischio. Questa agitazione è stata proclamata da Confail Faisa e che avrà una durata di 4 ore. Lo sciopero è stato confermato anche attraverso il sito del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti dopo che l'ultima agitazione dell'azienda trasporti (11 aprile) era stata precettata dal prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia.

Milano, sciopero Atm 26 aprile 2024, fermi metro, bus e tram, fasce orarie e motivazioni

"Lo sciopero, al quale ha aderito la segreteria provinciale Sama Faisa Confail - fa sapere Atm in una nota - interesserà i lavoratori del Gruppo Atm e potrebbe avere conseguenze sulle linee dalle 8.45 alle 12.45. Lo sciopero- prosegue il comunicato- si rende necessario a causa delle forti preoccupazioni legate all'allontanamento dalla professione di conducente di linea; disaffezione al 'mondo' dei trasporti; ripercussioni significative sul piano della stabilità economica futura delle aziende del trasporto pubblico locale (Tpl); Contratto collettivo nazionale del lavoro di categoria sempre più svantaggiosi per le maestranze e per la sicurezza sul lavoro".

Perché scioperano i lavoratori Atm, le motivazioni

Anche la segretaria nazionale del sindacato ci tiene a precisare i motivi dell'agitazione: "Si tratta di un grido di protesta contro le ingiustizie che affliggono le maestranze e la propria dignità. Le ragioni principali che ci hanno spinto a proclamare lo sciopero sono segate agli stipendi bassi e inadeguati rispetto al duro lavoro che svolgiamo ogni giorno. Chiediamo una retribuzione equa e dignitosa per tutti i lavoratori." E ancora: "Sicurezza sul lavoro, una priorità assoluta. Devono garantire condizioni di lavoro sicure e adeguate per tutti", rilancia il sindacato. "Contratti collettivi nazionali sottoscritti da organizzazioni sindacali che dovrebbero tutelare i diritti dei lavoratori, ma vediamo sottoscritti Ccnl che non rispettano le nostre esigenze. Vogliamo - tuonano - contratti che ci proteggano e valorizzino".

Orari massacranti e carichi di lavoro eccessivi

Altra nota dolente è rappresentata "da orari e carichi di lavoro sempre più lunghi che mettono a dura prova la nostra salute e la nostra vita familiare. Chiediamo un giusto equilibrio tra lavoro e vita privata", sottolineano. Così come "parametri di ingresso da fame, inaccettabili, tanto da lasciare i neoassunti in condizioni di precarietà economica. Dobbiamo - chiedono - garantire opportunità per tutti". Infine, Confail Faisa parla di "terrorismo psicologico delle aziende che impongono regole senza coinvolgere democraticamente tutte le parti sociali. Il 'comando io' e il terrorismo psicologico contro i lavoratori devono finire. È ora di agire". 

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