18 Aprile 2024
fonte foto: palla al centro FB
Fioccano i primi provvedimenti dopo la morte di Mattia Giani, il giovane calciatore di 26 anni deceduto all’ospedale Careggi di Firenze dopo aver accusato un malore improvviso in campo mentre stava giocando. Quattrocento euro di multa alla società Lanciotto Campi Bisenzio "per la mancanza di ambulanza e/o medico”. È questo il primo provvedimento disciplinare deciso dal giudice sportivo, ovviamente siamo ancora in ambito sportivo.
Nella ricostruzione del giudice sportivo, che si rifà al referto arbitrale, si legge: “La partita è stata sospesa al 14º del primo tempo per un grave episodio occorso al giocatore dell'A.S.D. Castelfiorentino United, Giani Mattia, il quale si accasciava a terra per un malore. Nella circostanza il calciatore veniva soccorso dal massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna che intervenivano con massaggio cardiaco e l'uso del defibrillatore presente negli spogliatoi; sopraggiungeva dopo 17 minuti una prima ambulanza che proseguiva le manovre di soccorso coadiuvata da altri volontari giunti dopo pochi minuti con altra ambulanza; i sanitari si prodigavano nei tentativi di rianimazione per poi provvedere all'urgente accompagnamento del calciatore presso il pronto soccorso del presidio ospedaliero più vicino”.
Quindi "i sanitari si prodigavano nei tentativi di rianimazione per poi provvedere all'urgente accompagnamento del calciatore al pronto soccorso più vicino". Si legge poi che "per il giudice è giustificata la sospensione della gara - fermata al 14' del primo tempo - anche a causa dello scoramento e dell'inevitabile turbamento di giocatori e dirigenti, e ha stabilito che ne venga recuperata "la restante parte" da giocare". Nel mentre prosegue a ritmi serrati l'inchiesta per omicidio colposo al momento senza indagati, la procura di Firenze ha affidato per l'esame autoptico sul corpo di Mattia Giani sarà eseguito dalla dottoressa Beatrice Defraia. La famiglia Giani ha fatto sapere che nominerà un suo consulente medico legale. Il pm Giuseppe Ledda ha disposto l'acquisizione del defibrillatore, delle cartelle cliniche e dei certificati medico sportivi. Dopo la ricostruzione di quanto accaduto nel campo e “in base alle risultanze degli atti ufficiali” – si legge ancora – il giudice sportivo ha disposto un’ammenda di 400 euro alla società Lanciotto Campi Bisenzio “per mancanza ambulanza e/o medico”.
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