Incidente Casal Palocco, Giulia Giannandrea smentisce: “Non ero sulla Lamboghini, sono addolorata"

La prima a rompere il silenzio dopo il tragico incidente di Casal Palocco in cui ha perso la vita un bimbo di soli 5 anni, è Giulia Giannandrea, la fidanzata di Matteo Di Pietro, lo youtuber alla guida del Suv.

Incidente Casal Palocco, Giulia Giannandrea non era a bordo del Suv Lamborghini

La ragazza che inizialmente era stata inserita erroneamente tra i giovani a bordo della Lamborghini che si è scontrata con la Smart ForFour sulla quale viaggiava la piccola vittima insieme a mamma e sorellina, ha preso le distanze dalla crew “The Borderline” con un messaggio lasciato sui social prima di chiuderli definitivamente.

Il messaggio sui social della giovane

“Dopo due giorni molto difficili di minacce e insulti aspettando che i fatti si chiarissero, sono costretta a intervenire per dire che io non ero presente nell'auto dell'incidente, non sono una Youtuber e sono totalmente estranea ai fatti. Il mio nome – scrive Giannandrea - e la mia foto sono stati ingiustamente e ripetutamente pubblicati su tutti i principali quotidiani nazionali e telegionarli esponendomi ad accuse e minacce di ogni tipo alle quali darò seguito con opportuni procedimenti legali”.

“Non sono una Youtuber”

La ragazza, dunque, prende le distanze da quanto accaduto e diffuso sui media, chiarendo la sua posizione: non era a bordo di quell’auto di grossa cilindrata e, sebbene legata sentimentalmente a Matteo Di Pietro, non fa parte della crew The Borderline, finita al centro delle cronache.

Costretta a cancellarsi dai social per via di insulti e minacce

La ragazza è stata costretta a questa precisazione poiché dal momento in cui il suo nome ha iniziato a circolare insieme a quello degli altri giovani, i suoi profili social sono stati presi d’assalto dagli utenti del web che hanno lasciato minacce e insulti di ogni tipo, arrivando addirittura ad augurarle la morte. Un momento difficile per la ragazza, costretta a far sparire ogni foto e ogni traccia di sé dalla rete per paura di ritorsioni e di minacce anche fisiche da chi magari l’avesse riconosciuta per strada, accostandola ad una vicenda alla quale, effettivamente, è estranea.