27 Marzo 2024
Fonte: profilo facebook
Una tragedia consumata, una sfiorata ma evitata grazie al tempismo proprio della vittima. E' Antonio D'Acci, 61 anni, originario di Foggia ma residente a Termoli, il macchinista morto per un infarto mentre era alla guida del treno regionale che collega Pescara a Sulmona. La tragedia è avvenuta nel pomeriggio di martedì 26 marzo all'altezza di Brecciarola. Un attimo prima del decesso l'uomo è riuscito a mettere in salvo tutti i passeggeri arrestando la corsa del convoglio. Giunti sul posto i soccorritori del 118 hanno tentato disperatamente a rianimare il macchinista senza esito positivo. I primi a prestargli soccorso sono stati il capotreno e il personale di bordo. Rilievi e accertamenti sono stati affidati ai carabinieri della Compagnia di Penne intervenuti insieme ai vigili del fuoco. Quando si è diffusa la notizia, sul web sono state effettuate numerose ricerche per capire se ci potesse essere una correlazione fra il malore improvviso e il vaccino Covid, ma per il momento non ci sono informazioni sulla vaccinazione ed eventuali reazioni avverse
"Ho appreso con dolore e tristezza la notizia della morte di Antonio D'Acci, macchinista di 61 anni, che ha perso la vita per un malore improvviso a bordo del treno Pescara-Sulmona. Alla sua famiglia e a chi gli ha voluto bene esprimo sentimenti di profondo cordoglio e vicinanza. Questo è il momento del silenzio e del dolore, in attesa che si faccia piena luce su quanto accaduto". A dirlo in una nota la senatrice pentastellata Gabriella Di Girolamo che prosegue: "Noi del Movimento 5 Stelle in questa legislatura abbiamo depositato una mozione, a prima firma della nostra Elisa Pirro, in cui si chiede l'impegno del governo a includere i lavoratori turnisti del settore ferroviario tra le categorie di lavoro usurante; a porre in essere interventi legislativi volti a disciplinare in modo più coerente con le caratteristiche del lavoro svolto la gestione dei turni e dei riposi del personale viaggiante con specifico riguardo alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori interessati, con un occhio di riguardo ai lavoratori particolarmente fragili; a colmare il vuoto normativo esistente in ordine al soccorso al macchinista sia nei treni viaggiatori che nei treni merci; a prevedere una differente disciplina dei turni di lavoro dei macchinisti e capitreno, in considerazione dei rischi cui sono costantemente sottoposti".
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