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Nomine vertici Difesa, Crosetto punta sul generale Masiello come capo di Stato Maggiore dell'Esercito. Anche Federici e Iannucci in lizza

La scelta finale avrà il compito di conferire continuità all'operato delle Forze Armate in un periodo strategico, equilibrare le aspirazioni di carriera di valenti ufficiali e assicurare al governo Meloni figure di sicuro spessore

06 Febbraio 2024

Nomine vertici Difesa, Crosetto punta sul generale Masiello come capo di Stato Maggiore dell'Esercito. Anche Federici e Iannucci in lizza

Carmine Masiello, fonte: imagoeconomica

Tempo di nomine ai vertici della Difesa. Il ministro Guido Crosetto punta su un nome in particolare per la carica di capo di Stato Maggiore dell'Esercito, vale a dire Carmine Masiello, attuale sottocapo di Stato Maggiore della Difesa. Il 60enne prenderebbe il posto di Pietro Serino, che il prossimo 27 febbraio concluderà il suo mandato triennale.

Nomine vertici Difesa, Crosetto punta sul generale Masiello come capo di Stato Maggiore dell'Esercito

La prossima nomina di peso del Ministero della Difesa dovrebbe riguardare il nome di Masiello, 60 anni, che Crosetto considera il più competente in circolazione per il ruolo di capo di Stato Maggiore dell'Esercito. Lo stesso Crosetto avrebbe spiegato a quest'ultimo che, se accettasse l’alto incarico, dovrà mettere nel cassetto le sue ambizioni di diventare, a novembre, capo di stato maggiore della Difesa, poltrona di ancora maggior prestigio e occupata dall'ammiraglio Cavo Dragone, che dal 2025 diventerà presidente del comitato militare della Nato.

Nel 2016, Masiello fu nominato da Renzi consigliere militare e tale ruolo gli fu confermato dall'ex premier Paolo Gentiloni. Successivamente è diventato vicedirettore del DIS, il dipartimento che coordina l'attività dei servizi segreti italiani.

Gli alleati Salvini e Tajani stanno a guardare, consci probabilmente del fatto che la scelta la porterà avanti Crosetto. Chiunque comunque nel governo cerca di muovere le sue pedine.

Masiello favorito, ma non è l'unico nome in lizza

Gli altri due nomi sono quello di Franco Federici, attuale consigliere militare della presidente Giorgia Meloni e figlio del già Comandante Generale dei carabinieri Luigi Federici. Un nome che potrebbe appoggiare proprio la premier che andrebbe però a contestare la scelta del suo fedelissimo e numero 2 del partito.

L'altro nome in lizza è quello di Giovanna Maria Iannucci, capo di gabinetto del Ministero della Difesa, ed opzione valida, anche per lo stesso Crosetto. 

La scelta finale avrà il compito di conferire continuità all'operato delle Forze Armate in un periodo strategico, equilibrare le aspirazioni di carriera di valenti ufficiali e assicurare al governo Meloni figure di sicuro spessore.

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