11 Gennaio 2024
La Corte di Assise di Genova ha condannato a 23 anni di carcere Evaristo Scalco, l’artigiano di 63anni che la notte tra il 1 e il 2 novembre del 2022 ha ucciso il 41enne Javier Alfredo Miranda Romero in vico Mele colpendolo all’addome con una freccia a tre punte in vico Mele. La corte lo ha condannato per omicidio volontario aggravato dai futili motivi ma non dall’odio razziale e ha concesso a Scalco le attenuanti generiche equivalenti all’aggravante. Il pm Arianna Ciavattini, anche nelle repliche di questa mattina aveva ribadito la richiesta dell’ergastolo per omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dall’aggravante dell’odio razziale. Disposte anche provvisionali per circa500 mila euro complessivi ai parenti della vittima di cui 200mila al figlio più piccolo di Miranda Romero.
La corte, presieduta dal giudice Massimo Cusatti, si è chiusa in camera di consiglio per stabilire la sentenza nei confronti di Scalco intorno alle 10 di questa mattina. Il dispositivo è stato letto alle 13. Quasi tre ore. Scalco, oggi presente in aula, si trova agli arresti domiciliari nella sua abitazione in provincia di Varese ed è stato processato per omicidio volontario aggravato dall’aver agito per futili motivi e mosso dall’odio razziale (aggravante che però non è stata accolta). Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Scalco aveva gridato ai due "stranieri di m...". Per Ciavattini, l'imputato, difeso dagli avvocati Jacopo Pensa e Federico Papa, era perfettamente consapevole di quanto potesse essere letale quella freccia. Tanto da dire alla vittima, dopo averla colpita: "Ti fa male eh, ti fa male, ti avevo avvertito". Quella notte, Scalco aveva litigato con la vittima e un amico di quest’ultimo, accusandoli di fare rumore e di aver urinato contro una saracinesca. Miranda Romero e l'amico stavano festeggiando la nascita del secondogenito del quarantunenne.
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