Chiara Ferragni, arrivato il bonifico da 1mln € all'Ospedale Regina Margherita, il web: "Questo non pulisce l'immagine"

Il pagamento è stato effettuato lo scorso 19 dicembre, poche ore dopo il video di scuse, dalla società The Blonde Salad crew Srl

E alla fine il bonifico tanto atteso è arrivato. L'Ospedale Regina Margherita di Torino ha annunciato di aver ricevuto il milione di euro promesso da Chiara Ferragni lo scorso 18 dicembre, quando, su Instagram, aveva pubblicato il video di scuse dopo lo scoppio del caso pandoro Balocco. Sarà lo stesso ospedale infantile a decidere come destinare la somma, anche se, molto probabilmente, verrà destinata per le attività di ricerca della struttura Oncoematologica pediatrica. 

Chiara Ferragni, arrivato il bonifico da 1 milione di euro all'Ospedale Regina Margherita

La The Blonde Salad crew Srl ha provveduto al versamento di un milione di euro all'Ospedale Regina Margherita di Torino. Il pagamento è stato effettuato lo scorso 19 dicembre, poche ore dopo la pubblicazione del video di scuse da parte di Chiara Ferragni. Insieme all'ospedale, a decidere come destinare la somma, potrebbe esserci anche la società di Chiara Ferragni. Questo stando ad una determina del 21 dicembre. Come fatto sapere dal Regina Margherita, l’importo sarà iscritto a bilancio per l’anno 2023 sotto la voce "contributi in conto esercizio da privati/imprese".

Il web: "Il bonifico non pulisce l'immagine"

Per l'Ospedale Regina Margherita il bonifico è stata una vera e propria manna dal cielo, ma lo stesso non si può dire per Chiara Ferragni. Ormai lo strappo con i suoi follower e gli italiani è troppo grande per poterlo ricucire. Sul web in diversi hanno commentato la notizia del versamento da un milione di euro, accusando l'influencer di aver provveduto al pagamento solo "per ripulirsi l'immagine". "E' quello che ha guadagnato con la pubblicità", scrive un utente. "Di suo non ha dato nulla". "Uno qualunque come noi stava in carcere", scrive un altro su Instagram. E ancora: "La beneficenza si fa in anonimato, altrimenti si chiama pubblicità".

Chiara Ferragni e l'indagine di truffa aggravata 

Chiara Ferragni si trova sotto inchiesta per truffa aggravata dalla minorata difesa, secondo quanto emerso dall'indagine condotta dalla Procura di Milano, focalizzata sul pandoro "Pink Christmas" prodotto dalla società piemontese Balocco. Il procuratore aggiunto Eugenio Fusco ha deciso l'iscrizione a carico dell'influencer e anche di Alessandra Baloccopresidente e amministratore delegato della società. Ora, Ferragni, Balocco e altri manager coinvolti saranno convocati dal procuratore aggiunto Fusco per fornire la propria versione dei fatti, contribuendo così a ricostruire l'esatta dinamica del contratto. In precedenza, le aziende di Ferragni, Fenice e The Blonde Salad TBS Crew, insieme a Balocco, sono state multate dall'Antitrust per oltre un milione di euro complessivi.

La società TBS Crew Srl

La The Blond Salad è la società di Chiara Ferragni che si occupa di consulenza in digital marketing. L'imprenditrice è diventata l'unica azionista nel 2021, quando ha perfezionato l'acquisto del 45% delle quote della società, divenendo titolare del 100% del capitale. Le quote, che in precedenza facevano capo alla società Esuriens srl, riconducibile alle famiglie Morgese e Barindelli, sono state cedute a seguito di un accordo tra i soci.

La Fenice e l'ingresso di Giovanna Dossena

Nell'altra società di Chiara Ferragni, la Fenice, la holding dell'influencer, qualche anno fa ci fu un'attenzione pubblica per il suo riassettarsi. Alchimia, veicolo di investimento fondato da Paolo Barletta con la partecipazione di Annabel Holding di Nicola Bulgari, aveva infatti siglato un accordo per la cessione di una quota dell'azienda della famosa imprenditrice con il club-deal promosso dal gruppo Avm guidato da Giovanna Dossena. La notizia dell'ingresso del nuovo socio italiano era già trapelata da qualche mese, ma poi è diventata ufficiale il 31 agosto 2023. Alchimia dunque, che fino a qualche mese fa controllava il 40% di Fenice, con questo accordo cederà fino al 26% di Avm. "L'accordo prevede una progressiva cessione di quote in capo ad Alchimia fino a un massimo di 20 milioni di euro, con una valutazione complessiva di Fenice fissata a 75 milioni di euro”, si legge nel comunicato.