Genova, indagine sui festini con escort e cocaina verso la chiusura, la teste chiave sentita dalla pm

La procura di Genova sta per chiudere l’indagine sui festini vip a base di cocaina ed escort che ha coinvolto alcuni nomi eccellenti della città della Lanterna e che a ottobre ha portato all’arresto dell’architetto Alessandro Cristilli e dell’imprenditore Christian Rosolani.  Dopo l’istanza dei loro avvocati, e dopo quasi due mesi in carcere, entrambi si trovano ai domiciliari e non hanno mai voluto sottoporsi a interrogatorio per difendersi e raccontare la loro verità.  Ieri invece è stata sentita una delle ragazze invitate dagli organizzatori: “Adesso non posso dire nulla”, ha tagliato corto uscendo da palazzo di giustizia dopo essere stata interrogata per la prima volta dal pm Arianna Ciavattini. L'indagine si sta avviando velocemente verso la chiusura.

In Procura è tornata anche Jessica Nikolic, indagata nell’inchiesta per sfruttamento della prostituzione ed estorsione, ma grazie a lei sono scattate le manette perché ha rivelato ai magistrati il giro di festini. La ragazza era accompagnata dal suo avvocato Leonardo Nicotra. Secondo quanto emerso, Nikolic avrebbe fornito gli ultimi chiarimenti. Sia lei sia la ragazza interrogata dal sostituto procuratore Ciavattini erano presenti la sera del primo marzo 2022, in cui a casa di Cristilli  secondo l’accusa ci sarebbe stato anche il vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana. A confermare la presenza agli investigatori era stata proprio un’intercettazione di Cristilli, insieme al riconoscimento fotografico da parte di Nikolic. Piana ha sempre negato fermamente e si è fatto anche ascoltare in procura. Nikolic invece ha confermato ai pm.

Dalle carte e anche dalle successive ammissioni dei protagonisti è emerso che a quella festa avrebbero partecipato anche altri due uomini: entrambi però hanno escluso che a quella che per loro era una “cena di lavoro” sia stata offerta droga o prestazioni sessuali. Per far ordine sulle presenze, quella sera ma anche altre, visto che nei capi di imputazione le feste organizzate da casa di Cristilli e di Rosolani sarebbero state molte, la Procura ha deciso di sentire la seconda presunta escort presente la sera del primo marzo 2022. La ragazza, non è indagata e per questo ha l’obbligo di dire la verità. Il suo interrogatorio è stato segretato, come i precedenti.

La testimone sentita oggi dai pm ha partecipato anche ad altre feste che sono finite nei capi di imputazione degli arrestati e della stessa Nikolic, accusata di sfruttamento della prostituzione anche di lei. Nel caso della serata del primo marzo 2022 invece sarebbe stata lei a coinvolgere Nikolic per quella che viene raccontata nelle intercettazioni che la precedono essere una serata “tranquilla”, “tra di noi”. Nikolic ha spiegato che lei e l’altra ragazza erano state pagate da Cristilli 400 euro a testa per quella serata dove dopo l’assunzione di cocaina offerta da Cristilli avevano fatto degli spogliarelli nell’ambito di un gioco ‘obbligo o verità’ a sfondo sessuale. Poi,  le ragazze, dalla villa di Cristilli sarebbero andate in taxi a casa di Rosolani per proseguire la festa e dove secondo quanto raccontato da Nikolic la cocaina era sempre presente e offerta in grandi quantità e in quel modo l’imprenditore ricompensava le ragazze, come era avvenuto secondo l’accusa, che ha racconto testimonianze, intercettazioni e immagini tratte dalle telecamere di videosorveglianza della villa di viale Quartara, anche in diverse altre occasioni.