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Sanremo, restano gravi le condizioni di Alberto Scagni, sopralluogo degli inquirenti nella cella del pestaggio

L'uomo condannato per l'omicidio della sorella Alice è ancora in coma farmacologico. La madre in ospedale per parlare con il primario: "Contenta che resti qui"

01 Dicembre 2023

Sanremo, restano gravi le condizioni di Alberto Scagni, sopralluogo degli inquirenti nella cella del pestaggio

Alberto Scagni

Restano gravi le condizioni di Alberto Scagni, condannato a 24 anni e mezzo in primo grado per avere ucciso la sorella Alice il primo maggio del 2022 davanti al portone del condominio dove la donna abitava con il marito e il figlio piccolo. L’uomo dalla settimana scorsa si trova in coma farmacologico all’ospedale di Sanremo, dopo essere stato picchiato da due compagni di cella (nel frattempo trasferiti in altri istituti penitenziari) a colpi di sgabello.

Sull’episodio indaga la procura di Imperia, e proprio ieri pomeriggio nella cella del carcere Villa Armea di Sanremo, dove Scagni è stato ridotto in fin di vita, gli investigatori hanno svolto degli accertamenti tecnici alla presenza dei legali della vittima - gli avvocati Alberto Caselli Lapeschi e Mirko Bettoli -, dei legali degli aggressori. Le pareti della stanza dove erano reclusi Scagni e altri tre detenuti erano sporche di sangue, macchie compatibili con le ferite causate dai colpi di sgabello. Non c’è più un arredo integro, distrutti dalla furia della coppia di origine nordafricana che è stata fermata soltanto dopo il blitz della polizia penitenziaria. Caselli Lapeschi e Bettoli nei giorni scorsi avevano presentato un esposto chiedendo di chiarire il pestaggio avvenuto a Sanremo sia quello di un mese fa a Marassi. E soprattutto perché il loro assistito è stato messo insieme ad altri reclusi pericolosi.

Ieri Scagni è stato sottoposto a una Tac. Le condizioni generali sono migliorate ma dovrà essere sottoposto a un secondo intervento chirurgico alla gola. L’operazione verrà effettuata dallo specialista del Santa Corona, Giuseppe Pizzonia. In ospedale è arrivata anche la madre: Antonella Zarri, ottenuto il nullaosta dai vertici della casa circondariale di Valle Armea, ieri, ha parlato con il primario del reparto per avere notizie sulle condizioni di salute del figlio. "Sono contenta che Alberto stia in questo ospedale e non venga trasferito per l'operazione", ha detto quando è uscita dalla struttura.

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