29 Novembre 2023
Papa Francesco, fonte: imagoeconomica
Niente Dubai per Papa Francesco. Il pontefice sarà costretto a rinunciare alla Cop28, la conferenza sul clima in programma dal 30 novembre al 12 dicembre. La richiesta di annullare il viaggio arriva dai medici, i quali hanno sconsigliato a Bergoglio di recarsi nel Paese per una "infiammazione polmonare con difficoltà respiratorie". Qualche giorno fa il Papa era stato sottoposto ad una tac che ha riscontrato l'infiammazione. Il portavoce Matteo Bruni aveva rassicurato dichiarando che le sue condizioni "sono buone e stazionarie, non presenta febbre e la situazione respiratoria è in netto miglioramento". Il Papa in udienza generale non ha nemmeno letto la catechesi: "Non sto ancora bene".
Il Papa salta la Cop 28 di Dubai. È ufficiale l'annullamento del viaggio dopo che nelle ultime ore era invece emersa la voce che sarebbe stato presente. A fermarlo "un'infiammazione polmonare con difficoltà respiratorie". Nei prossimi giorni verranno comunque definite le modalità con cui la Santa Sede potrà partecipare alle discussioni.
"Pur essendo migliorato il quadro clinico generale del Santo Padre relativamente allo stato influenzale e all’infiammazione delle vie respiratorie, i medici hanno chiesto al Papa di non effettuare il viaggio previsto per i prossimi giorni a Dubai, in occasione della 28esima Conferenza delle Parti per la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici. Papa Francesco ha accolto con grande rammarico la richiesta dei medici e il viaggio è dunque annullato", fa sapere il Vaticano.
"Permanendo la volontà del Papa e della Santa Sede di essere parte delle discussioni in atto nei prossimi giorni, saranno definite appena possibile le modalità con cui questa si potrà concretizzare".
Papa Francesco non sarà presente alla Cop28. Sarebbe stato accompagnato dal cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero vaticano per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. In una recente intervista il cardinale ha citato la Laudate Deum di Bergoglio: "Le nostre risposte non sono state adeguate, mentre il mondo in cui viviamo sta crollando e potrebbe essere vicino al punto di rottura", perchè sostiene il cardinale "ci stiamo avvicinando pericolosamente al tetto massimo compreso tra 1,5° e 2° Celsius fissato dagli accordi; i pericolosi punti di svolta che si profilano nei prossimi decenni si stanno avvicinando sempre di più. Ci stiamo rapidamente avvicinando al punto in cui gli esseri umani non sono più in grado di affrontare i problemi che stiamo causando".
Nella Laudate Deum si fa riferimento ad una sorta di multilateralismo, un "processo attraverso il quale i paesi si uniscono tra loro e assumono impegni reciprocamente vincolanti".
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