27 Novembre 2023
Fonte foto: Facebook
"Per l'omicidio di Giulia Cecchettin Filippo Turetta rischia dai 24 ai 30 anni di carcere". Lo ha rivelato Valerio De Gioia, giudice esperto nei casi di violenza sulle donne, nel suo intervento al programma Zona Bianca. De Gioia ha spiegato i motivi del mancato ergastolo in caso di condanna del 22enne, autore dell'omicidio della giovane ragazza veneta. "La relazione sentimentale è un'aggravante che porta alla pena massima a patto che la relazione sia ancora in atto mentre in questo caso era già finita quindi la pena è di molto inferiore". Secondo Valerio De Gioia, consigliere presso la Corte d'Appello di Roma, l'assenza dell'ergastolo consentirà alla difesa di chiedere ulteriori riduzioni della pena e Turetta potrebbe così accedere al rito abbreviato.
Valerio De Gioia, giudice esperto nei casi di violenza sulle donne, ha parlato di Filippo Turetta e della possibilità di ricevere l'ergastolo per l'omicidio di Giulia Cecchettin. Secondo il consigliere presso la Corte d'Appello di Roma, è difficile che si arrivi a questa ipotesi. La relazione sentimentale è un'aggravante che porta alla pena massima a patto che la relazione sia ancora in atto mentre in questo caso era già finita quindi la pena è di molto inferiore". Pertanto "per l'omicidio di Giulia Cecchettin Filippo Turetta rischia dai 24 ai 30 anni di carcere".
Il giudice De Gioia ha poi fatto sapere che nel procedimento penale con il rito abbreviato l'imputato, in cambio di una riduzione dei tempi del processo, ottiene uno sconto fino a un terzo della pena: "Se poi aggiungiamo che durante l'esecuzione c'è una sorta di diminuzione quasi automatica ogni 4 anni, Turetta potrebbe arrivare a 12 anni di reclusione", spiega De Gioia che sull'eventuale dichiarazione dello stato di infermità mentale aggiunge: "In caso di semi infermità scatta un'ulteriore riduzione della pena mentre quando uno non è capace di intendere e di volere può essere addirittura assolto".
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