27 Novembre 2023
Erri De Luca, fonte: imagoeconomica
Perfino Erri De Luca è riuscito a sostenere che il patriarcato non c'entra un bel niente con la vicenda dell'orrendo omicidio di Giulia Cecchettin. Dico "perfino" perché, come noto, De Luca non è certo un dissidente rispetto al nuovo ordine simbolico dominante di completamento del nuovo ordine mondiale globalcapitalistico. Anche se gli riconosciamo volentieri la capacità, talvolta, di prendere posizioni controcorrente, come quando ad esempio sostenne le proteste contro la TAV in val di Susa. Adesso De Luca prende posizione contro la tesi dominante secondo cui la violenza nella nostra società sarebbe il frutto del patriarcato. Il patriarcato non esiste più da almeno 50 anni dato che il capitalismo oggi si fonda sulla liberalizzazione integrale dei consumi e dei costumi e, di più, sulla morte del padre, che è il contrario del patriarcato come presenza iperbolica e ossessiva del padre. De Luca dice che la responsabilità deve invece essere cercata nella disgregazione dell'uomo. Per parte mia, ho avuto modo di sostenere che la causa deve invece essere ravvisata proprio nell'assenza del padre e nel trionfo di una libertà puberale intesa e praticata come abbattimento di ogni tabù e come rovesciamento di ogni legge. Ma a parte queste diverse conclusioni a cui giungiamo, bisogna riconoscere a De Luca il merito di aver saputo prendere posizione contro la cappa del pensiero unico politicamente corretto, almeno una volta.
Di Diego Fusaro.
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