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Vaccino Covid obbligatorio e diritto al lavoro, SNAP fa ricorso contro le sospensioni e il mancato stipendio dei poliziotti non vaccinati

La Segreteria Nazionale SNAP ha deciso di avviare il ricorso "contro le conseguenze pregiudizievoli dell’applicazione della sospensione" per i lavoratori che hanno deciso di non sottostare all’obbligo vaccinale imposto dai governi Conte e Draghi

08 Ottobre 2023

Vaccino Covid obbligatorio e diritto al lavoro, SNAP fa ricorso contro le sospensioni e il mancato stipendio dei poliziotti non vaccinati

SNAP

Dopo aver costantemente seguito l’evolversi della giurisprudenza in relazione al tema dell’obbligo vaccinale che è gravato anche sui poliziotti, la Segreteria Nazionale SNAP (il sindacato nazionale appartenenti alla Polizia) ha deciso di avviare il ricorso contro le conseguenze "pregiudizievoli dell’applicazione della sospensione" per i lavoratori che hanno deciso di non sottostare all’obbligo vaccinale imposto dai governi Conte e Draghi.

Lo SNAP ricorda che "la circolare del 10-12-2021, a firma del Capo della Polizia, inerente le disposizioni applicative dell’obbligo vaccinale per la Polizia di Stato prevedeva, oltre alla perdita temporanea del DIRITTO di svolgere l’attività lavorativa, una serie di altre conseguenze previste nel periodo di sospensione”.

Nel comunicato sottolinea, infatti, che al lavoratore non è dovuto alcun compenso di carattere fisso e continuativo, né di carattere accessorio o indennitario e che le giornate di sospensione non sono utili ai fini previdenziali, di anzianità di servizio e per la maturazione di classi o scatti economici o per l’avanzamento e non concorrono alla maturazione di ferie. “Lo SNAP, avendo rilevato diverse pronunce, sia dei Tribunali del lavoro che dei Tar, in particolare Sicilia e Lombardia, ha richiesto allo studio legale Parenti l’elaborazione di un parere “ad hoc” in relazione alla “nuova” giurisprudenza sul tema. La Segreteria Nazionale SNAP ha, quindi, deciso di conferire apposito mandato allo studio legale Parenti di Roma al fine di assistere, in via stragiudiziale e giudiziale, i propri iscritti dalle conseguenze dell’inadempimento dell’obbligo vaccinale (ex art. 4-ter, comma 3,quarto, quinto e sesto periodo, d.l. n. 44/2021)”.

Obbligo vaccinale e diritto al lavoro, SNAP fa ricorso contro le sospensioni dei poliziotti non vaccinati

"La Segreteria Nazionale SNAP - si legge nella nota stampa - ha costantemente seguito l’evolversi della giurisprudenza in relazione al tema dell’obbligo vaccinale che è gravato anche sui poliziotti. In particolare ricordiamo che la circolare del 10 dicembre 2021, a firma del Capo della Polizia, inerente le disposizioni applicative dell’obbligo vaccinale per la Polizia di Stato prevedeva, oltre alla perdita temporanea del diritto di svolgere l’attività lavorativa, una serie di altre conseguenze previste nel periodo di sospensione".

"Tra queste, in particolare: al lavoratore non è dovuto alcun compenso di carattere fisso e continuativo, né di carattere accessorio o indennitario; le giornate di sospensione non sono utili ai fini previdenziali, di anzianità di servizio e per la maturazione di classi o scatti economici o per l’avanzamento e non concorrono alla maturazione di ferie. Lo SNAP, avendo rilevato diverse pronunce, sia dei Tribunali del lavoro che dei Tar, in particolare Sicilia e Lombardia, ha richiesto allo studio legale Parenti l’elaborazione di un parere “ad hoc” in relazione alla “nuova” giurisprudenza sul tema".

"La Segreteria Nazionale SNAP ha, quindi, deciso di conferire apposito mandato allo studio legale Parenti di Roma - prosegue la nota - al fine di assistere, in via stragiudiziale e giudiziale, i propri iscritti dalle conseguenze dell’inadempimento dell’obbligo vaccinale. In particolare l’azione sarà mirata ad ottenere il riconoscimento della progressione di carriera, nonché dell’anzianità di servizio oltre all’omesso pagamento dei contributi previdenziali sul TFS; bloccati dal Ministero dell’Interno durante il periodo di sospensione dall’attività lavorativa per mancato adempimento dell’obbligo vaccinale. Evidenziamo che, per gli iscritti allo SNAP, i costi legali saranno interamente sostenuti dalla Segreteria Nazionale, restando a carico dei colleghi i costi fissi (vedasi contributo unificato) eventualmente dovuti, in quota fissa, in relazione alla propria situazione reddituale".

Obbligo vaccinale, il comunicato SNAP contro le sospensioni dei poliziotti non vaccinati

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