24 Settembre 2023
Mistero, tragico, a Trieste. Nella mattinata di oggi, domenica 24 settembre, un cadavere è stato trovato legato per il collo al guardrail della Grande Viabilità, a solo una decina di minuti di auto dalla città. La vittima era bendata e con i piedi legati, oltre che presentare evidenti tracce di un pestaggio, tagli e segni di bruciature su tutto il corpo. Aperta un'indagine da parte della pm Maddalena Chergia. Chiusa per diverse ore la superstrada, si registrano numerosi disagi alla viabilità.
Un omicidio di rara efferatezza. Questa la notizia con cui oggi, domenica 24 settembre, Trieste si è risvegliata. Il cadavere di un uomo straniero di circa 50 anni è stato ritrovato nelle prime ore del mattino da alcuni operai (impegnati in attività di riparazioni del manto stradale per conto dell'Anas) appeso al guardrail della Grande Viabilità che dal capoluogo friulano conduce in Slovenia, in un tratto a poca distanza dal confine.
Immediatamente scattato l'allarme, sul posto sono accorsi Carabinieri, Vigili del Fuoco, 118, Protezione Civile, Polizia di Stato, Polizia Municipale, un medico legale e la pm Maddalena Chergia. Inutile qualsiasi tentativo di rianimare l'uomo, all'arrivo dei sanitari la vittima era già morta da alcuni giorni (il corpo presenta segni di saponificazione). Il cadavere è stato sciolto dal laccio che lo teneva affisso al guardrail ed è stato trasportato in mezzo alla carreggiata (per diverse ore chiusa al traffico). Qui la protezione civile ha eretto una piccola tensostruttura per permettere al medico legale di svolgere i primi esami sul corpo.
Secondo le prime indiscrezioni l'uomo presenta numerose ferite riconducibili ad un pestaggio: molti, in particolare alla testa, i segni di bruciature e tagli da arma bianca, oltre che ematomi da corpo contundente, forse dovuti a bastonate. Secondo diversi media locali il 50enne sarebbe stato torturato, a testimonianza di ciò il fatto che le sue gambe fossero legate (secondo un copione che ricorda molto il sistema di "incaprettamento" di stampo mafioso) e gli occhi bendati con uno straccio.
Stando ai primi commenti da parte degli inquirenti, al momento poco inclini a sbottonarsi su un crimine tanto efferato, la disposizione del corpo, oltre che la brutalità del delitto, lascerebbero pensare ad una regia indicante la volontà di inviare, tramite il cadavere, un "messaggio".
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