06 Settembre 2023
Fonte: Pixabay
Ennesimo caso di violenze sessuali perpetrate ai danni di minori. Come nel caso della 19enne stuprata al Foro Italico da sette coetanei, siamo a Palermo, nel comune di Monreale. Come nel caso di Caivano, le vittime sono due sorelle, oggi di 13 e 20 anni, vittime di violenze secondo gli inquirenti iniziate addirittura nel 2011. Ad aggiungere ulteriore orrore alla vicenda, il contesto famigliare il cui il dramma si sarebbe consumato. A finire in manette, infatti, sono i genitori delle due ragazze, il nonno ed uno zio.
Oggi le due sorelle hanno 20 e 13 anni. Quando, secondo la ricostruzione, gli abusi sarebbero iniziati, era il 2011: la prima aveva otto anni, la seconda appena uno. Una storia, la loro, che colpisce come un pugno allo stomaco, cominciata oltre un decennio fa tra le mura domestiche, dove sarebbero dovute essere più al sicuro. Secondo gli inquirenti, a perpetrare gli stupri sarebbero stati il padre, uno zio ed il nonno. Una realtà fatta di deviazioni, nella quale anche la madre era compartecipe, avendo apparentemente "agevolato e tollerato" gli stupri.
I Carabinieri della compagnia di Monreale hanno arrestato le quattro persone, con i tre uomini ora accusati di violenza sessuale, violenza sessuale di gruppo e lesioni personali. Oltre a questo, chiaramente, subentra l'agghiacciante aggravante, espressa in una nota diffusa dalle forze dell'ordine: "L'aggravante di avere commesso il fatto in danno di discendenti, con abuso di autorità e nei confronti di minori di dieci anni". La madre delle due sorelle, invece, è accusata di concorso.
Ad emettere il provvedimento è stato il gip del Tribunale di Palermo, secondo quanto riportano le cronache locali a seguito di un'inchiesta, definita "articolata", condotta dalla Sezione Operativa della Compagnia di Monreale e diretta dalla Procura.
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