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Parco Verde, a Caivano stupro e omicidio di Fortuna Loffredo, violentata a 6 anni e scaraventata dall’8° piano

L'omicidio della piccola avvenne il 14 giugno 2014 al Parco Verde: violentata ripetutamente e poi scaraventata dall'ottavo piano; un anno prima stessa sorte toccò a un suo coetaneo, Antonio, volato dal settimo piano dello stesso palazzo. Per l'omicidio di Fortuna è stato arrestato Raimondo Caputo, condannato all'ergastolo il 7 luglio 2017

25 Agosto 2023

Parco Verde, a Caivano stupro e omicidio di Fortuna Loffredo, violentata a 6 anni e scaraventata dall’8° piano

Fortuna Loffredo

Abusata ripetutamente a soli 6 anni appena compiuti e poi, mentre ancora era cosciente e lucida, scaraventata dall’ottavo piano di un palazzo al Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli.

Lo stesso Parco Verde oggi teatro di un’altra orribile storia di abusi su minori, lo stupro di gruppo ai danni delle due cugine di 13 anni, violentate da 6 coetanei e un maggiorenne (unico in carcere).

Parco Verde Caivano, la storia di Fortuna Loffredo

Fortuna Loffredo, conosciuta da tutti come “Chicca”, è morta il 14 giugno 2014, finita sul selciato ai piedi del palazzo all’isolato numero 3 del Parco Verde: ha appena fatto un volo di circa 10 metri, precipitando dall’ottavo piano, è ovviamente morta sul colpo.

Aiutata da un residente e portata subito in ospedale, purtroppo ogni tentativo è vano, la piccola è morta e, inizialmente, si pensa a un incidente domestico.

La realtà verrà fuori poco dopo e insieme ad essa, il nome del suo aguzzino, Raimondo Caputo (detto "Titò") condannato all’ergastolo nel luglio 2017 per omicidio e violenza sessuale. Si, violenza sessuale, perché Fortuna, gli ultimi minuti della sua giovane vita, li ha trascorsi a difendersi dal corpo di quell’uomo che l’ha ripetutamente violentata.

Il retroscena agghiacciante e la morte del piccolo Antonio

A questo si arriva con l’esito dell’autopsia che conferma gli abusi sessuali e dalle indagini iniziano poi ad emergere i retroscena agghiaccianti di una storia orribile.

Un anno prima della morte di Fortuna, nel luglio 2013, un altro bimbo di 7 anni, Antonio, è morto cadendo dal settimo piano di quel palazzo. La sorellina di Antonio era una amica di Fortuna Loffredo, e Raimondo Caputo era il compagno di sua madre Marianna Fabozzi.

La testimonianza dell’amichetta di Fortuna e i disegni

Saranno i disegni dell’amichetta di Fortuna e la sua testimonianza, ad incastrare l’orco. La bimba infatti ha raccontato agli inquirenti di essere stata anche lei vittima di violenza, insieme a due sorelline e di aver sentito, durante una delle violenze, che Caputo diceva di aver abusato di Fortuna e di averla uccisa.

Per gli inquirenti, la testimonianza della bambina è stata ritenuta “assolutamente illuminante ed inoppugnabile”.

La condanna all’ergastolo

Il 7 luglio del 2017, Raimondo Caputo viene condannato all’ergastolo dalla quinta sezione della Corte d’Assise per l’omicidio di Fortuna Loffredo e per la violenza sessuale.

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