Milano, pedofilo 50enne arrestato, soldi a famiglie bisognose per abusare delle figlie, diceva: "Basta video, voglio bimbe vere"

Un uomo di 50 anni, del quale non è ancora stata diffusa l'identità, è stato arrestato oggi, mercoledì 23 agosto, a Milano. Su di lui pendono accuse gravissime, cessione e detenzione di materiale pedopornografico. Alla vergogna per un crimine aberrante, tuttavia, si aggiunge il disgusto suscitato dalla ricostruzione degli inquirenti sugli ultimi anni di "attività" dell'uomo: secondo quanto riportato, il 50enne avrebbe cercato di agganciare famiglie in difficoltà, per poterne, dietro pagamento, abusare le figlie. 

50enne arrestato a Milano: offriva denaro a famiglie in difficoltà per abusare delle figlie minori di 16 anni

Il suo campo d'azione sarebbe stato il dark web. L'ipotesi al momento perseguita dal Gip di Milano (che segue a ruota l'inchiesta diretta dal pm Alessia Menegazzo, del dipartimento guidato dalla dottoressa Letizia Mannella, e condotta dalla polizia postale), Roberto Crepaldi, è quella secondo cui il 50enne fosse stato in grado di "procurarsi importanti quantitativi di materiale pedopornografico". Nel febbrai 2022 l'uomo era stato perquisito: all'epoca gli inquirenti avevano scoperto la da parte sua condivisione di almeno 400 file, tra foto e video, di abusi su minori di 16 anni. Il materiale, riportano gli atti, era stato diffuso tra il 2019 ed il 2020. 

L'indagine, scattata in seguito ad una segnalazione della polizia canadese, che aveva notato l'upload di un immagine a carattere pedopornografico da parte di un "utente italiano", ha scoperchiato un vaso di Pandora. Di brutale crudezza. La polizia postale, infatti, sarebbe risalita ad alcune chat dell'uomo su canali da lui, evidentemente, ritenuti sicuri. Conversazioni con famiglie in difficoltà, i cui mostruosi scopi sono riassumibili in una frase da lui presumibilmente pubblicata: "Basta filmati, ora voglio bimbe vere". Pochi gli stralci di conversazione diffusi, ma sufficienti a tratteggiare un carattere declinato dall'insensibile disumanità accordata a bambine e famiglie. "Ho talmente tanto materiale che ne ho quasi la nausea...", si legge in una delle chat acquisite nell'inchiesta. 

Una depravazione malata, priva di vergogna, capace di arrivare a chiedere ad una madre di abusare della figlia di soli 6 anni. Non è ancora accertato se le proposte mosse dall'uomo abbiano mai avuto esito positivo, ma alcuni degli scambi di offerte ledono la speranza che questa follia non abbia mai trovato realizzazione. "Noi abbiamo bisogno, la figlia che età dovrebbe avere più o meno per piacerti?", scrive in una chat criptata un genitore. Risponde il 50enne: "Ok, ho intuito che aveste bisogno... a me piacciono dai 14 ai 17... ma anche di 12, se hai un rapporto complice".

Pare che la caccia del presunto orco si battesse anche su canali più tradizionali, come Skype. Qui avrebbero avuto luogo diverse videochiamate con altrettante bambine e ragazzine, alle quali sarebbero seguite le indegne proposte. Un "ricerca spasmodica" iniziata almeno nel 2019. 

L'arrestato sarà nei prossimi giorni interrogato dal Gip. Nel frattempo, il testo dell'ordinanza arriva come un colpo allo stomaco: "Si è spinto sino a cercare di conoscere o di interloquire con genitori o comunque adulti che potessero dargli la possibilità di fissare incontri sessuali con minorenni, talvolta dicendosi disposto a corrispondere un compenso economico".