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Palermo, violenza sessuale di gruppo su una ventenne, 7 arrestati tra cui un minore: "Falla ubriacare, ci pensiamo noi"

Una giovanissima palermitana in stato d'ebbrezza abusata dal branco. Tre arrestati lo scorso 3 agosto, gli altri quattro stamattina

18 Agosto 2023

Stupro

Stupro (Fonte twitter @Rosa_dEss)

Violenza sessuale di gruppo a Palermo, precisamente al Foro Italico, dove una ventenne ha denunciato di essere stata stuprata a turno da un branco. I fatti risalgono allo scorso 7 luglio dopo una serata passata a scherzare e a bere tra il mercato della Vucciria e Piazza Sant'Anna. Quando i giovani si sono accorti che la vittima era in palese stato d'ebbrezza dopo averla fatta ubriacare e fatto fumare marijuana, l'hanno portata nei pressi del Foro italico e ne hanno abusato a turno. Sette gli arrestati, quattro questa mattina e tre lo scorso 3 agosto. Tra questi c'è un minore.

Palermo, violenza sessuale di gruppo su una ventenne: 7 arrestati

I fatti hanno avuto luogo a Palermo, in una normale serata d'estate, nei locali della movida. Il branco è stato rintracciato grazie al racconto della vittima ed all'uso delle videocamere di sorveglianza della zona, dove è avvenuto lo stupro. La giovane è riuscita a ricostruire il caso ai carabinieri nonostante non fosse pienamente lucida, complice la serata passata a bere con i coetanei. La 19enne palermitana dalla Vucciria si è trovata nei pressi del Foro Italico, vicino al mare, dove i sette ne hanno abusato. Le scene della violenza sono state riprese col cellulare da uno dei ragazzi del branco che conosceva la ragazza e che proprio grazie al loro rapporto l'ha convinta ad appartarsi con lui ed il suo gruppo di amici.

La ragazza ha chiesto aiuto a due passanti che hanno chiamato il suo fidanzato. Poi il trasporto al pronto soccorso prima e dagli inquirenti poi, dove avrebbe raccontato anche una delle frasi dette da un membro del branco al barman: "Falla ubriacare che poi ci pensiamo noi".

Violenza sessuale a Palermo, la ricostruzione della ragazza

Quindi parte il racconto: "Angelo (il nome dell’amico ndr) non mi ha toccata, a differenza degli altri, ma si è limitato a filmare la scena con il proprio telefono cellulare. Poco prima che io chiamassi il mio ragazzo, quando mi sono accasciata a terra, ho sentito che uno dei miei aggressori ha chiesto ad Angelo di condividere con lui il video e questi ha risposto di averlo già cancellato. Se n’è sicuramente liberato perché si è spaventato nel vedere le mie condizioni, tant’è che l’ho sentito commentare: “questo è uno stupro di massa"".

I video con la prova della violenza sessuale erano però a casa di uno dei ragazzi. Non sapendo di essere intercettati, dopo l’arresto dei primi tre, due degli indagati, ridendo e aspettandosi che i carabinieri li avrebbero fermati, commentavano: "compà dai che finiamo al telegiornale".

I responsabili sono stati rintracciati ed arrestati nel giro di poche settimane dopo la denuncia. Le operazioni sono state coordinate   dal nucleo operativo della Compagnia Piazza Verdi e dai militari della Stazione di Brancaccio sotto la direzione della locale procura della Repubblica presso il tribunale e della procura per i Minorenni presso il tribunale di Palermo. Già ad inizio agosto la metà del branco era stato rintracciato e fermato ma per motivi investigativi la notizia non era uscita. Ai sette, accusati di violenza sessuale, è attribuito un "grave quadro indiziario".

L'Arma aggiunge che "l'operazione di oggi testimonia come trovando il coraggio di non restare in silenzio e chiedendo aiuto alle forze di polizia, si possa combattere adeguatamente ogni forma di violenza contro le donne". 

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