09 Maggio 2023
foto @Instagram
È morta nel giro di 6 mesi per una “improvvisa malattia misteriosa” che i medici non sono riusciti a spiegarsi. Chiara Danieli, campionessa mondiale di karate, di Gavardo in provincia di Brescia è spirata in ospedale la sera dell’8 maggio. È stata sei mesi in coma farmacologico e al risveglio, quelli che sembravano segnali di ripresa, hanno presto disilluso tutti.
Cintura nera dal 2017, aveva vinto diverse medaglie nei campionati mondiali ed europei. Nel 2019 aveva portato a casa l’oro agli Europei juniores in Montenegro. Poi il bronzo in Repubblica Ceca nella disciplina del kata a squadre a fianco delle amiche e colleghe Giorgia Longhena e Valentina Podavini.
Il 31 ottobre scorso la giovane ha iniziato a sentirsi male ed è stata ricoverata agli Spedali Civili di Brescia.
A raccontare quei drammatici momenti è stato il suo maestro Claudio Colombi: “La situazione era talmente ingestibile che per evitare che gli attacchi continuassero a ripresentarsi le è stato indotto il coma farmacologico. Chiara è rimasta sedata per oltre sei mesi. Poi, un paio di settimane fa, si è tentato un risveglio. C’erano piccoli segnali incoraggianti, che aprivano uno spiraglio. Un saluto alla madre. Una stretta di mano. Poi, bum: il peggioramento repentino. Il cuore ha ceduto. Un disastro. I medici erano esterrefatti. A lungo si sono confrontati con i colleghi di Londra per venirne a capo, e si è sperato fino all’ultimo, invece niente. Sono stati degli angeli, le stavano accanto giorno e notte, l’hanno trattata come fosse stata loro figlia, e questo è l’unico sollievo che la famiglia porta con sé”.
La ragazza prima del ricovero ha avuto delle crisi epilettiche. È iniziato così il suo calvario, culminato se i mesi dopo con il decesso. I medici non sono riusciti a capire cosa avesse, se una rara forma di tumore o una malattia fulminante. La 21enne era sana e si sottoponeva di routine a controlli medici per ragioni sportive, mai nulla avrebbe lasciato presagire quanto accaduto.
“Il risultato comunque – ha detto ancora il coach Claudio Colombi – è che ancora non sappiamo di che cosa è morta. Non si ha idea quanti accertamenti siano stati eseguiti. Si è pensato a qualsiasi scenario, dalla leucemia a qualche forma rara di tumore. L’ospedale ha sollecitato un’autopsia, perché un’altra vicenda come quella di Chiara non deve avvenire mai più”.
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